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Bonus psicologo: tra i “protagonisti” del 2022, il contributo è destinato a cambiare nel 2023. Le novità a riguardo sono numerose e rilevanti.
Bonus psicologo: di cosa si tratta e come cambia
È sempre utile ricordare, in primo luogo, a cosa si fa riferimento con il termine “bonus psicologo”. Si tratta di un contributo pensato per sostenere le spese per sessioni di psicoterapia, presso specialisti abilitati. Fino a questo momento è stato messo a disposizione degli interessati un contributo “una tantum” dal tetto massimo di 600 euro annui (massimo 50 euro a seduta).
Sbaglia, inoltre, chi credere che chiunque abbia potuto godere di questo aiuto: soltanto i cittadini con un ISEE non superiore ai 50.000 euro hanno potuto procedere con la relativa richiesta.
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Bonus psicologo: come cambia nel 2023?
Il 2023 trascinerà con sé novità di rilievo in merito a questo bonus. Se fino a questo momento è stato possibile richiedere il contributo una sola volta, dal prossimo anno questo diverrà strutturale, permanente. Ma non è finita qui: la cifra massima da erogare dovrebbe passare da 600 a 1500 euro.
Le novità destinate a far gioire, insomma, sono numerose. Ma a queste andrà accostata anche una precisazione: dato che le risorse messe a disposizione dal Governo per il bonus sono state ridotte (da 25 a 5 milioni di euro per il 2023 e 8 milioni di euro per il 2024), meno persone potranno beneficiarne.
ISEE: le possibili novità
Secondo le ultime indiscrezioni, il requisito fondamentale permarrà: si fa riferimento all’ISEE fino a 50.000 euro. La somma erogata dipenderà ancora dall’ISEE e i beneficiari saranno divisi in tre fasce.
Tuttavia non si esclude che le soglie possano cambiare. Si ricorda che finora sono state stabilite le seguenti:
- importo massimo pari a 600 euro per le persone con ISEE fino a 15.000 euro;
- 400 euro per chi ha un ISEE compreso tra 15.000 e 30.000 euro;
- 200 euro per i cittadini con ISEE da 30.000 fino a 50.000 euro.
I dettagli su importi, requisiti e modalità di richiesta saranno chiariti attraverso un nuovo Decreto ministeriale, che al momento occorre attendere.