Elezioni 2022: come scegliere chi votare? Di seguito tutti i programmi elettorali con i punti salienti per ogni partito che concorrerà.
Il 25 settembre è alle porte: ancora confusi sui programmi elettorali e dubbi sul voto? Qui di seguito elencheremo tutti i punti fondamentali su programmi e partiti, suddivisi per argomento.
Terzo Polo: salario minimo, eliminare il reddito di cittadinanza e supportare le imprese che investono in riqualificazione della forza lavoro.
Centrodestra: taglio del cuneo fiscale, della defiscalizzazione del welfare aziendale, maggiori tutele per i lavoratori autonomi e i liberi professionisti e un’estensione della possibilità di utilizzo dei voucher lavoro.
Lega: estensione dell’età anagrafica del contratto di apprendistato fino a 35 anni e una tassazione Irpef fissa al 5% per i primi tre anni di assunzione a tempo indeterminato.
Fratelli di Italia: particolare attenzione rivolta ai giovani, promuovendo la formazione e l’inserimento nel mondo del lavoro.
Forza Italia: incentivi alle imprese per nuove assunzioni e defiscalizzazione/decontribuzione in caso di contratti a tempo indeterminato a giovani sotto i 40 anni.
Movimento 5 stelle: salario minimo, stop a tirocini gratuiti, parità salariale e riforma pensioni.
Partito Democratico: salario minimo, parità salariale tra uomini e donne e promozione dello smart working.
Impegno Civico: lotta alla povertà, salario equo, sicurezza sul lavoro e assunzioni a tempo indeterminato.
Più Europa: introduzione di voucher formazione-lavoro, smart working ibrido, percorsi di formazione nelle aziende.
Alleanza Verdi e Sinistra: riduzione ore di lavoro a parità di salario, riforma sulle pensioni, salario minimo e lotta alla precarietà.
Unione Popolare: salario minimo legale di almeno 10 euro lordi l’ora, abolizione legge Fornero, contratto a tempo indeterminato e piano di assunzione di un milione di persone nel pubblico impiego.
ItalExit: riduzione cuneo fiscale, abolizione legge Fornero e aumento salari.
Centrodestra: taglio del cuneo fiscale, utilizzo dei fondi del PNRR per l’ammodernamento delle infrastrutture, flat tax.
Forza Italia: abrogazione dell’IRAP e abolizione dell’imposta patrimoniale su casa e risparmi.
Lega: riduzione del cuneo fiscale di 10 punti percentuali per 10 anni e l’introduzione del reato di sfruttamento per chi utilizza lavoratori in nero.
Fratelli di Italia: riforma dell’IRPEF, introduzione del quoziente familiare, razionalizzazione di micro-tributi e innalzamento del limite del denaro contante in linea con la media Europea.
Terzo Polo: facilitare l’accesso al credito alle piccole e medie imprese, cancellare le tasse per i giovani per l’avvio di attività imprenditoriali e ridurre il più possibile le imposte che gravano su questi.
Movimento 5 Stelle: potenziare il cashback fiscale e introduzione salario minimo.
ItalExit: abbassamento accise per facilitare il lavoro giovanile e riformare il reddito di cittadinanza.
Partito Democratico: riduzione divario tra Nord e Sud attraverso il PNRR, economia circolare e federalismo fiscale.
Più Europa: favorire crescita dimensionale di tutte le imprese e federalismo fiscale inserito e mostrato come un’autonomia tributaria per Comuni e Città Metropolitane.
Alleanza Verdi e Sinistra: introduzione “plastic tax” e una patrimoniale da applicare sui grandi patrimoni attraverso l’inserimento di un’aliquota crescente.
Impegno Civico: riduzione rapporto debito-PIL tramite pianificazione quinquennale del debito pubblico e revisione accurata di tutti i bonus attualmente in circolazione.
Unione Popolare: eliminazione dell’IVA, imposte sui redditi più alti e riforma delle pensioni.
Terzo Polo: rivalutazione e modifica del programma “Garanzia Giovani”, più lauree abilitanti e professionalizzanti, diritto di voto per tutti i fuorisede e pensioni integrative per giovani under 35.
Centrodestra: sostegno allo sport, borse di studio per meriti sportivi, promozione e rilancio dell’artigianato.
Fratelli di Italia: debellare la piaga del consumo di sostanze stupefacenti, contrastare la disoccupazione attraverso la detassazione, da riservare per i primi tre anni agli under 30 che si mettono in proprio.
Lega: preparazione dei giovani al mondo del lavoro una volta conclusi gli studi, tramite anche degli uffici informativi.
Forza Italia: salario e stipendio minimo a 1000 euro anche per chi svolge un apprendistato.
Movimento 5 Stelle: la sburocratizzazione delle start-up, la proroga dello sgravio per l’assunzione degli under 36 e stop a stage e tirocini non retribuiti.
Partito Democratico: una dotazione di 10.000 euro, erogata al compimento dei 18 anni sulla scorta dell’ISEE familiare, pensione di garanzia, voto ai fuorisede e abbassamento dell’età del voto a 16 anni.
Impegno Civico: mutuo ZAC, ,un fondo dello Stato che consenta di coprire la somma per l’anticipo con un prestito da restituire a tasso zero.
Più Europa: istruzione obbligatoria fino ai 18 anni, riservare a neoassunti fino a 35 anni forme strutturali di decontribuzione.
Alleanza Verdi e Sinistra: educazione sessuale obbligatoria in tutte le scuole del Paese, prodotti e servizi culturali gratis under 30 e piano straordinario di assunzioni nel settore pubblico.
Unione Popolare: aumento di 500 milioni per il diritto allo studio, riduzione orario di lavoro e parità di salario.
ItalExit: difendere i giovani dall’uso tossico dei social e supporto all’imprenditoria giovanile.
Terzo Polo: riqualificazione di tutti gli edifici scolastici.
Centrodestra: rivedere in senso meritocratico il percorso scolastico, messa in sicurezza degli edifici, maggiore sostegno agli studenti e alle famiglie, incentivazione per i percorsi universitari e per le professioni STEM.
Fratelli di Italia: favorire il rientro degli italiani specializzati all’estero.
Lega: sostegno maggiore a studenti con disabilità e docenti maggiormente formati e specializzati.
Forza Italia: centri estivi e scuole aperte anche in estate, formazione di una nuova generazione di docenti e tempo pieno per ogni scuola di ordine e grado, con rimodulazione delle rette per gli asili nido pubblici e privati.
Movimento 5 stelle: adeguamento stipendio insegnanti a livello europeo, benessere psicologico a scuola e introduzione “scuola dei mestieri”.
Partito Democratico: trasporto pubblico gratis per gli studenti e libri di testo gratuiti per tutti.
Impegno Civico: riqualificazione locali e mettere al centro la cultura per tutti i giovani attraverso i loro insegnanti.
Più Europa: maggiore spesa pubblica per la formazione.
Alleanza Verdi e Sinistra: solo 15 alunni per classe, estensione del tempo a scuola, educazione sessuale e modifica del sistema di valutazione.
Unione Popolare: abolizione della norma “buona scuola” emanata da Renzi e della riforma Gelmini.
ItalExit: più sicurezza, maggiori stipendi per i docenti e innovazione didattica.
Terzo Polo: potenziare il Fondo unico per lo spettacolo, finanziare i gemellaggi e scambi culturali e crediti di imposta per il settore cinematografico e audiovisivo.
Centrodestra: tutela e promozione Made in Italy, sostegni maggiori al settore spettacolo, tutela della nautica e dei settori balneari e battaglia all’abusivismo.
Fratelli di Italia: apertura dei beni culturali oggi chiusi al pubblico, riqualificazione di periferie e valorizzazione del Giubileo 2025 e di Roma Capitale della Cristianità.
Lega: riqualificazione borghi, potenziare Film Commission regionali e istituire un fondo per finanziare i progetti ammissibili e non finanziati con il PNRR.
ForzaItalia: riduzione oneri SIAE e valorizzazione delle iniziative nazionali e locali.
Movimento 5 stelle: sviluppo del sistema turistico tramite la valorizzazione e conservazione del patrimonio.
Partito Democratico: costituzione di un Fondo nazionale per i viaggi-studio, digitalizzazione patrimonio culturale, riqualificazione delle periferie e conferma bonus 18App.
Impegno Civico: sostegno per gli studenti universitari fuori sede e modi di implementare nuovi strumenti per favorire il riscatto della laurea.
Più Europa: incentivare i siti culturali e aumentare la spesa per la formazione e istruzione.
Alleanza Verdi e Sinistra: prodotti e servizi culturali gratuiti o con forti agevolazioni per giovani under 30 e aumento della spesa pubblica del comparto culturale.
Unione Popolare: defiscalizzazione degli investimenti in cultura e Iva al 4% per tutte le opere e le attività culturali.
ItalEix: mappare tutte le “perle minori“ e riqualificazione dell’intero territorio.
Per il tema dell’ambiente, sono stati stilati una serie di criteri su cui basare i programmi da presentare per le imminenti elezioni. In totale, la media di impegno climatico dei partiti è pari 6.7 punti, di poco al di sopra della sufficienza. Il punteggio più basso, pari a 4.1, è stato ottenuto dal gruppo composto dalla coalizione di centro-destra FDI + Lega + FI + Noi Moderati, seguito da Italexit con Paragone che ha avuto 5.1 e Azione + Italia Viva con 5.8 punti. Nella fascia di mezzo si collocano Impegno Civico (6.3), Movimento 5 Stelle (6.5) e Più Europa con 6.8 punti. Il podio appartiene dei partiti ai partiti Unione Popolare (7.8), PD (8.6) e Verdi Europei + Sinistra Italiana (9.3 punti).
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5 Novembre 2024
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