I programmi dei partiti candidati alle prossime elezioni politiche del 25 settembre sono ormai depositati e ben definiti: ma quali azioni sono determinati a intraprendere riguardo i diritti civili? Ecco le principali proposte e intenzioni dei partiti in merito.
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Manca ormai poco alle elezioni politiche 2022, che si svolgeranno il prossimo 25 settembre e daranno il via ad una nuova legislatura in Italia. Come di consueto, tutti i vari partiti e coalizioni che hanno presentato la propria candidatura hanno avuto modo di illustrare le proprie proposte nel caso di un eventuale ottenimento dell’incarico, e l’hanno fatto attraverso i programmi elettorali. Tra i temi più noti, quali l’economia del Paese e l’istruzione, negli ultimi tempi si è fatto spazio un “nuovo” argomento, riguardo il quale l’interesse da parte della popolazione è cresciuto al punto tale che la classe politica non può più fare a meno di considerarlo. Si tratta dei tanto discussi e vari “diritti civili”: ma quali sono le intenzioni dei partiti italiani a riguardo? Ecco le proposte contenute nei programmi dei partiti politici a proposito dei diritti civili.
Per quanto riguarda il cosiddetto “Terzo Polo” composto dall’alleanza tra Azione e Italia Viva, i punti principali presentati sono i seguenti quattro:
In merito al primo punto, i terzopolisti guidati da Renzi e Calenda fanno riferimento alla necessità di una legge contro l’omotransfobia, all’istituzione di una Autorità Nazionale Indipendente per la Tutela dei Diritti Umani e all’impegno di dare il via ad iniziative mirate al contrasto e alla prevenzione contro l’hate speech, il linguaggio d’odio. Più immediato è lo scopo del secondo punto, che ha per obiettivo l’eguale coinvolgimento dei genitori separati nella cura dei figli.
Una parte consistente del programma del Terzo Polo riguardo i diritti civili è quella legata al terzo punto: infatti, riguardo la tutela dei disabili sono presentare diverse proposte che hanno per scopo l’inclusione sociale e la possibilità di donare un ruolo attivo nella società agli interessati. Si va dal più comune (ma mai scontato) abbattimento delle barriere architettoniche e sociali, al riconoscimento della figura del “caregiver”, vale a dire chi si occupa della persona disabile, con un Fondo relativo, passando per il diritto al lavoro agile sperimentato in epoca pandemica, e alla presenza di un “disability manager” nei luoghi di lavoro, cioè una persona che faciliti il rapporto tra il datore di lavoro e lavoratore con disabilità. Infine, il quarto punto fa riferimento ad una gravosa questione per il popolo italiano: la possibilità di voto per chi si trova fuorisede, che si tratti di studenti o lavoratori, nel comune in cui si trovano anche senza averne la residenza.
Infine, nel programma del Terzo Polo per i diritti civili sono previste due sezioni a parte riguardo le “Pari Opportunità” e gli interventi per “Famiglie e Natalità”. A tal proposito, i punti principali riguardano la promozione della trasparenza attraverso un “Bilancio di Genere” che serva da misura di contrasto al noto gender pay gap, il divario salariale di genere. Inoltre, si prevede il sostegno all’imprenditoria femminile innovativa, si fa riferimento al Family Act per supportare il lavoro femminile e la natalità e diverse misure per il contrasto alla violenza sulle donne tramite misure quali l’aumento dei centri antiviolenza e l’approvazione del pacchetto anti-violenza proposto dalle ministre del Governo Draghi, con il quale, per esempio, si prevede il fermo immediato dell’indiziato per minacce, lesioni e stalking.
Infine, sebbene non presente nella sezione dei “diritti”, ma in quella denominata “Immigrazione”, il Terzo Polo afferma la necessità dello Ius Scholae, vale a dire l’acquisizione della cittadinanza per chi ha frequentato per almeno 5 anni un percorso di formazione in Italia, e anche per gli studenti stranieri che hanno completato tutti gli studi universitari in Italia. Non ultimo, si propone il riacquisto della cittadinanza a quanti l’hanno persa definendo accordi di doppia cittadinanza con tutti i paesi UE in cui non sono ancora in vigore.
Per quanto riguarda la coalizione di centrodestra, i partiti di Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Noi Moderati hanno presentato come programma un accordo quadro per un futuro governo orientato a centrodestra. Per questo motivo, analizzando i programmi presenti sul sito del Ministero dell’Interno è possibile leggere le stesse proposte per ciascun partito. In merito ai diritti civili, non vi è una sezione dedicata all’interno del programma e si concentrano in gran parte sul supporto alle famiglie e a persone con disabilità. Di seguito, le principali proposte presentate:
Inoltre, nella sezione denominata “Stato sociale e sostegno ai bisognosi” si prevede, per esempio, il “potenziamento di politiche mirate alla piena presa in carico delle persone con disabilità, anche attraverso l’incremento delle relative risorse”.
Nonostante sia stato stabilito un accordo quadro, i partiti di centrodestra hanno presentato dei programmi specifici nei quali trattano anche dei diritti civili. Per esempio, il partito di Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia, prevede tra le proposte per i diritti civili le seguenti misure:
Per quanto riguarda la Lega, nel programma si presenta un no deciso alla riforma sulla cittadinanza, sia essa riferita allo Ius Soli o alle altre “declinazioni similari quali lo Ius Scholae, Ius Culturae o Ius Temperato”. Inoltre, il partito di Salvini si oppone anche alle normative legate all’ex ddl Zan e definisce la famiglia come composta da un uomo e una donna.
Sempre sul tema dei diritti civili, tra le proposte presentate, la Lega si trova invece favorevole al supporto per il lavoro femminile e si scaglia contro la violenza. Inoltre, si prevedono congedi parentali di identica durata per la madre e per il padre e misure contro il gender pay gap. Sul tema della disabilità, ritorna anche in questo caso il supporto alle famiglie con disabili e riguardo la figura del “caregiver”.
Per quanto riguarda il partito di Berlusconi, Forza Italia, i diritti civili non ricoprono un ruolo fondamentale del programma per le elezioni politiche 2022. In generale, si fa ancora una volta riferimento al supporto ai soggetti disabili e alle famiglie. Inoltre, si tratta di rafforzamento delle tutele per i caregiver e dell’abbattimento delle barriere architettoniche.
Invece, i diritti civili tornano a giocare un ruolo importante per il partito di Conte, Movimento 5 Stelle. In particolare, gli elementi citati nella sezione dedicata ai diritti “per l’uguaglianza sostanziale tra gli esseri umani e la parità tra i generi” sono i seguenti:
Inoltre, anche i pentastellati si rivolgono al tema della disabilità e delle tutele per i caregiver, per supportare le persone coinvolte in questa categoria. Infine, anche per il Movimento 5 Stelle si definisce, tra le altre, la proposta ricorrente della parità salariale tra uomini e donne, dell’equiparazione dei tempi di congedo di paternità e maternità e degli sgravi per l’assunzione delle donne in gravidanza.
In merito al Partito Democratico guidato da Letta, la questione dei diritti è fondamentale. Infatti, il programma viene presentato come basato su tre pilastri, e uno dei è denominato come “diritti e cittadinanza”. Per il PD, i diritti sono indicati “come percorsi di emancipazione”. Nel programma, si parte dal diritto alla casa, che viene definito come base per tutti gli altri diritti: a tal proposito si fa riferimento alla creazione di alloggi popolari e alla rigenerazione urbana.
Ritorna per il PD la discussione sul DDL Zan, per il quale si mira all’approvazione diretta, insieme all’introduzione del matrimonio egualitario. Si fa riferimento anche allo Ius Scholae, ma in positivo come soluzione “per superare le ingiustificate discriminazioni” nelle classi italiane. In merito alla disabilità, si propone ancora una volta l’abbattimento delle barriere architettoniche e il miglioramento dell’assegno unico e universale, oltre all’aumento dei docenti di ruolo di sostegno. Torna anche in questo caso il tema della legge per il voto ai fuorisede, insieme all’abbassamento del voto a 16 anni e del contrasto a discriminazione e disuguaglianze di genere.
Per quanto riguarda Impegno Civico, vale a dire il partito capitanato da Di Maio, nel programma è presente una sezione denominata “Diritti Civili, Immigrazione e Inclusione”. In generale, l’idea del partito a riguardo è quella di attuare un processo di innovazione nel settore dei diritti civili in tutto il Paese, per essere al passo con i tempi e le necessità della popolazione.
Nello specifico, viene apertamente appoggiata la riforma alla cittadinanza nella misura dello Ius Scholae, e riguardo la riduzione dei tempi burocratici per l’ottenimento della cittadinanza. Si affronta anche il supporto per “la concessione di completi diritti civili anche a coppie dello stesso sesso e per il riconoscimento di forme di sessualità altre da quelle considerate tradizionali”.
Come citato precedentemente, anche Impegno Civico propone l’educazione affettiva nelle scuole e di prevenzione contro la violenza sulle donne, insieme ad un’azione di empowerment femminile. Si cita anche la protezione degli animali e dei loro diritti e si propone una modifica alla normativa contro i maltrattamenti sugli animali.
Il programma di +Europa, partito con alla guida Emma Bonino, prevede il tema dei diritti tra i primi punti elencati. Nello specifico, alcuni dei temi citati sono i seguenti:
Inoltre, si propone l’istituzione di una Commissione Nazionale Indipendente sui Diritti Umani e nel programma è presentata una serie di soluzioni relative ai diritti politici, come il voto ai fuorisede, e per l’immigrazione. Infine, si trovano due sezioni specifiche dedicate rispettivamente alla parità di genere e alla disabilità. Nel primo caso, tra le misure si trova la possibilità del congedo parentale obbligatorio iniziale per entrambi i genitori e ancora l’obbligo di trasparenza per le questioni che prevedono disparità tra uomini e donne. Invece per la disabilità torna il tema del disability manager, dell’assistente all’emotività, all’affettività e alla sessualità per persone con disabilità oltre all’orientamento e accompagnamento al lavoro.
Anche per l’Alleanza Verdi e Sinistra, guidata da Bonelli, il programma relativo ai diritti civili è abbastanza fitto, coerentemente con i valori cardine della coalizione. Le principali proposte presentate sono le seguenti:
Anche il partito Unione Popolare, guidato da Luigi de Magistris, presenta una parte dedicata ai diritti civili all’interno del proprio programma, in una sezione che avente per titolo “Far crescere i diritti e le libertà”. Di seguito alcuni dei punti principali toccati da questa fazione:
Il partito guidato da Paragone è uno di quelli che non fanno riferimento e non propongono delle soluzioni relative ai diritti civili. Nel programma non è presente una proposta riguardo il diritto alla cittadinanza, né per le coppie dello stesso sesso, né riguardo le adozioni. Viene solo sfiorato il tema della disabilità, facendo riferimento ad “una forma di sostentamento che tenga conto di ogni singola situazione” che sarebbe prevista da parte dello Stato anche per i genitori aventi figli con disabilità.
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