Sono trascorsi vent’anni da quando venne istituita, eppure si presenta oggi più che mai come una necessità. Si tratta della Giornata Mondiale per la Diversità Culturale per il Dialogo e lo Sviluppo, celebrata ogni anno il 21 maggio secondo quanto stabilito dalla Risoluzione 57/249 dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Come viene evidenziato dal nome stesso, la scelta di dedicare un giorno a questa tematica deriva dalla necessità di stabilire un dialogo tra le persone provenienti da culture differenti tra loro. Ciò sarebbe fondamentale per permettere una coesistenza pacifica tra le diverse culture presenti al mondo e, allo stesso tempo, per promuovere lo sviluppo mondiale.
Per avere risultati nel futuro, è quindi necessario abituare le nuove generazioni al rispetto reciproco e all’incontro tra culture differenti, sin dal momento della loro formazione. E gli strumenti per ottenere questi risultati sono rappresentati da progetti come gli scambi culturali, l’Erasmus o ancora la mobilità internazionale.
Tuttavia, un ulteriore elemento che contribuisce all’educazione dei giovani alla diversità culturale è rappresentato senza dubbio dai corsi internazionali. Si tratta di corsi di laurea offerti in una lingua straniera, che spesso in Italia corrisponde all’inglese, e che per tale ragione permettono l’inserimento nelle classi di studenti internazionali insieme agli studenti italiani, dando vita a coorti abituate a interfacciarsi con persone di culture differenti dalla propria e a lavorare in ambienti multiculturali.
Anche l’Università di Catania presenta un’offerta formativa con diversi corsi di laurea in lingua inglese, i quali attirano ogni anno studenti provenienti da varie parti del mondo. Questi corsi, oltre a rappresentare un utile strumento di formazione professionale, accademica e linguistica, dato l’insegnamento in lingua, permettono a giovani di culture diverse di confrontarsi tra loro e di instaurare forti legami, rivelandosi una fonte inesauribile di arricchimento personale difficile da trovare in altri contesti. Ecco quindi il racconto di due studenti UNICT riguardo la loro esperienza in un corso di laurea internazionale.
Come descriveresti la tua esperienza di studio con colleghi di culture diverse dalla tua?
“La mia esperienza di studio con colleghi di culture diverse è stata molto costruttiva – spiega Ankit, Senior Student indiano del corso magistrale internazionale GLOPEM, Global Politics and Euro-Mediterranean Relations –. Mi ha dato l’opportunità di esplorare, imparare e adattarmi a diversi modi di vivere e diverse prospettive ideologiche. Di solito, la mancanza di contatto con persone provenienti da diverse culture sfondi è un ostacolo per l’apertura mentale e per l’apprezzamento della diversità, che automaticamente limita il processo di adattabilità. Tuttavia, l’esperienza universitaria mi ha insegnato ad adattarmi e apprezzare la diversità”.
L’apertura mentale, riferendosi in particolar modo alla propria prospettiva sul mondo, è l’elemento centrale sottolineato anche da Marco, Senior Student del corso magistrale internazionale in Electronic Engineering. “Ho imparato a non dare per scontati degli aspetti che per me erano naturali” afferma Marco, raccontando della sua esperienza di studio con persone provenienti da culture differenti e, di conseguenza, da sistemi di istruzione concepiti diversamente da quello italiano. Infatti, questo confronto gli ha permesso di realizzare che non tutte le università al mondo impostano i corsi di studio e le valutazioni finali allo stesso modo, oltre a incontrare colleghi con metodi e approcci allo studio diversi.
Come è cambiato il tuo approccio alle persone di altre culture dopo aver studiato con studenti provenienti da culture differenti dalla tua?
“Confrontandomi con colleghi appartenenti ad una cultura diversa dalla mia sento di aver sviluppato un rispetto maggiore verso gli altri“ racconta Marco. “Attraverso il dialogo e l’incontro con i miei colleghi provenienti da altre culture ho sviluppato una sensibilità di grado superiore riguardo a delle tradizioni o concetti culturali, religiosi e sociali che erano distanti dalla mia esperienza personale ma che adesso conosco e comprendo meglio. Inoltre, conoscendo alcuni colleghi e le loro storie, mi sono effettivamente reso conto dei sacrifici che questi studenti e le loro famiglie spesso affrontano per garantirsi la possibilità di istruzione e di un futuro migliore, e trovo che meritino grande rispetto anche per questo”.
“Studiare in un ambiente multiculturale mi ha aiutato ad essere più tollerante verso le persone di culture diverse senza avere pregiudizi e preconcetti verso nessuno – spiega invece Ankit –. Mi ha ovviamente reso più accogliente e mi ha insegnato che la diversità è la realtà del mondo intorno a noi, e la vera bellezza della vita può essere trovata solo se impariamo ad apprezzarlo e a “mescolarci” con esso. Noi come individui siamo parte del mondo che ci circonda, non è il mondo ad essere parte della nostra individualità“.
Quali pensi siano i vantaggi del confronto tra studenti di culture differenti?
Secondo l’esperienza di Ankit: “Gli scambi tra studenti di culture diverse contribuiscono ad abbattere le barriere socio-culturali che sono state impostate nel tempo da diverse dinamiche di gruppo. Aiuta anche a neutralizzare i preconcetti attraverso cui le persone giudicano gli altri come “diversi”, consentendo di aiutare gli studenti a capire che solo i robot possono avere un’identità e un comportamento omogeneo, non gli esseri umani. L’umanità, in altre parole, è la stessa diversità ma rispettando i principi di solidarietà”.
“I vantaggi del confronto tra studenti di culture differenti sono senza dubbio molteplici – racconta Marco –. Innanzitutto, il confronto con persone di altre culture è fonte di arricchimento personale, sia in materia di conoscenza degli usi e tradizioni nel mondo che in quanto a rispetto verso il prossimo. Un secondo vantaggio è a parer mio, legato al campo professionale: come dicevo, studiare con colleghi abituati a sistemi di studio differenti mi ha fornito la consapevolezza dei molteplici approcci esistenti al mondo a delle stesse materie. Questo mi è servito da stimolo per lavorare sul mio modo di esporre o presentare i miei elaborati e pensieri a interlocutori internazionali. Infine, un ulteriore vantaggio è rappresentato dalla possibilità di intrecciare relazioni con i propri colleghi, con gli altri studenti internazionali, e a volte con le loro famiglie, comprendendo anche i diversi modi di rapportarsi nell’ambiente familiare che si hanno in altri paesi e aprendo così una vera finestra sul mondo”.