Scuola

Torna “Piano Estate”: scuole aperte da giugno a settembre anche per studenti ucraini

Piano Estate
Group of kids going to school together.
Il Ministero dell'Istruzione ripropone il progetto "Piano-Estate". Scuole aperte nel periodo estivo anche per accogliere gli studenti ucraini costretti a scappare dalla guerra.

Anche quest’anno per i diversi istituti scolastici italiani la bella stagione sarà all’insegna del Piano Estate.

Si fa riferimento al progetto che prevede l’apertura delle scuole anche nel periodo estivo per lo svolgimento di laboratori d’arte, musica, sport, ma anche scrittura creativa e giochi matematici. L’obiettivo è sempre quello di ritrovare quella socialità smarrita durante la pandemia ma, quest’anno, diventa anche un’occasione di accoglienza per gli studenti ucraini che, per i noti motivi bellici, hanno dovuto abbandonare il proprio Paese natale.

Piano Estate riproposto: i fondi e le tre fasi

Come riporta il sito Skuola.net, i fondi a disposizione degli istituti scolastici per il Piano Estate ammontano a 280 milioni di euro, di cui 179 milioni derivanti dai PON per la scuola (risorse europee), circa 99 milioni da fondi PON relativi a progetti già candidati e approvati dalle scuole, 2 milioni provenienti dal contrasto del fenomeno del cyberbullismo e circa 700mila euro per l’accoglienza dei minori stranieri.

Le scuole potranno anche beneficiare del servizio “IDEArium”, che permetterà alle scuole di servirsi del crowdfunding per reperire eventuali donatori privati che vogliano contribuire al sostegno economico dell’iniziativa.

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Il piano si svolgerà in tre fasi. La prima si svolgerà a giugno e avrà come principale obiettivo il potenziamento delle competenze disciplinari, per colmare le lacune accumulate soprattutto negli ultimi due anni. Un potenziamento di cui quest’anno potranno beneficiare anche gli studenti ucraini giunti in Italia a causa della guerra ai quali verranno dedicate attività specifiche.

La seconda, tra luglio e agosto, si svolgerà in contesti di “scuola all’aperto”, in spazi di comunità territoriale, e prevederà anche la promozione del territorio:

Infine la terza, a settembre e dunque a ridosso dell’inizio del nuovo anno scolastico, è stata messa a punto per avvicinare gli studenti alla ripartenza delle attività didattiche.

Attività specifiche per gli studenti ucraini

Come già anticipato, nel progetto di quest’anno, particolare attenzione verrà riservata agli studenti ucraini, i quali potranno anche beneficiare di attività specifiche dedicate a loro. Si fa riferimento:

  • all’intensificazione dell’insegnamento dell’Italiano;
  • all’uso dei locali scolastici e dei computer per eventuali lezioni in DAD organizzate da insegnanti ucraini.

Previste, inoltre:

  • attività sportive e motorie,  tanto di gruppo quanto individuali;
  • attività di educazione alla cittadinanza e al digitale;
  • attività di integrazione sul territorio.

Il successo del 2021

Si punta a raggiungere risultati ottimi quanto quelli registrati nel 2021. Lo scorso anno, infatti, il progetto è stato ben accolto e sono state circa 7.000 le scuole, pubbliche e private, che hanno avviato un progetto durante una delle tre fasi del Piano Estate.

E, tra queste, circa 3.700 sono riuscite a coinvolgere perfino enti territoriali del terzo settore, con l’obiettivo di realizzare attività e laboratori all’esterno. Ottimi numeri anche per quanto riguarda gli studenti che hanno partecipato al progetto.

“Dopo la grande esperienza dello scorso anno, le scuole tornano protagoniste anche la prossima estate – ha dichiarato il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi – . Trasformandosi in luoghi di comunità, di incontro, di crescita, di confronto con i territori, grazie alla collaborazione con il Terzo settore e con gli Enti Locali.

Un luogo inclusivo e accogliente, quest’anno anche per le ragazze e i ragazzi ucraini.  Abbiamo voluto far diventare il Piano strutturale, per mettere al centro le nostre studentesse, i nostri studenti e le famiglie, con l’obiettivo di rendere le nostre scuole una “seconda casa” per i bambini e i ragazzi, capace di accogliere tutti e ciascuno secondo le proprie condizioni”.