Melo, il cane-mascotte dei Benedettini, è morto nella notte del 29 gennaio nel sonno, dopo una lunga vita passata a migliorare le giornate degli studenti del Disum e di tutti coloro che frequentano il Monastero dei Benedettini.
L’annuncio della sua morte è stato dato sui social dalla dottoressa Cannavò, assistente e responsabile dei laboratori didattici del Disum: “Il cuore forte e generoso di Melo, esempio di libertà e simbolo dei Benedettini – ha scritto -, ha cessato di battere”.
Gli studenti, i professori ed il personale del dipartimento ricordano Melo col sorriso: “Quella di Melo, il cane-mascotte dei Benedettini, è una bella storia – ha scritto il professore Castelli – che s’intreccia con le tante di studenti e universitari in generale che gli hanno voluto bene adottandolo come talismano, prendendosene cura come fosse uno di famiglia, coccolandolo come un bambinone“.
Il professore, però, ha poi lanciato una bella e significativa proposta: “Non ci troverei niente di strano, se si trovasse il modo di dedicare un ricordo, un segno, un angolo dentro il monastero in cui la storia di quell’essere così amorevole possa ancora intrecciarsi con quella di chi transiterà – ha scritto -. Chissà che, dal paradiso dei cani, Melo non continui a portare fortuna anche a chi, pur non avendolo conosciuto, vorrà dedicargli un pensiero“.
Sotto al post scritto dal prof. Castelli su Facebook, sono tanti i commenti degli altri professori e dei ragazzi, tutti a favore della proposta di dedicargli una targa, una statua o un angolo in suo onore.