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Covid, dallo stop scadenza Green pass ai colori delle regioni: cosa cambia

mascherina persone
Dopo ormai due anni di pandemia, grazie alla campagna vaccinale si intravede la luce in fondo al tunnel: i dati dei contagi, infatti, sono incoraggianti e si va dunque verso l'allentamento delle restrizioni. Di seguito i dettagli.

Dopo due anni di emergenza sanitaria, i dati sui contagi sono incoraggianti: l’80% degli italiani, infatti, ha concluso il ciclo vaccinale ed il Governo, come deciso anche da altri paesi, si prepara ad allentare le restrizioni causate dal covid.

Questa decisione è stata presa anche a seguito della richiesta di un “percorso di normalizzazione della vita dei cittadini e dell’intero Paese“, inviata da Massimiliano Fedriga, il presidente della Conferenza delle Regioni.

Delle eventuali nuove misure se ne parlerà probabilmente la prossima settimana, ma ecco tutte le informazioni che si sanno per il momento.

I colori per le regioni

Il sistema dei colori utilizzato per le regioni potrebbe essere modificato: il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, ha infatti indicato come potrebbe essere possibile “mantenere la zona rossa come zona di controllo e monitoraggio, ma togliere ogni restrizione in quella zona“, in quanto questo significa “dare fiducia ai cittadini, quei 47 milioni che si sono vaccinati e a tutte le attività economiche“.

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Cancellare le zone bianche, gialle e arancioni potrebbe infatti essere utile per evitare confusione in quanto per i vaccinati già oggi cambia poco per quanto riguarda le restrizioni.

Super green pass: la proroga

Un’altra decisione potrebbe essere quella di prorogare il super green pass. Sulla certificazione verde, infatti, c’è un problema: la somministrazione della terza dose è partita a metà settembre e a metà marzo ci saranno dunque alcuni cittadini col pass scaduto, nonostante ancora non ci siano indicazioni per una quarta dose.

L’ipotesi sarebbe infatti quella di eliminare la scadenza del pass di tutti coloro che hanno ricevuto la dose booster.

La scuola

Si interverrà anche sulla scuola: secondo un sondaggio dell’Associazione nazionale presidi, al 21 gennaio il 32% di classi erano in dad nella scuola dell’infanzia ed il 23% nella primaria.

Il quadro di oggi – afferma il sottosegretario Costa – ci permette assolutamente di mettere in atto una semplificazione delle regole: lo chiedono le regioni, gli istituti scolastici, le famiglie. Credo sia utile abolire anche il tampone per il rientro in classe dei ragazzi che sono in Dad.

Anche la sottosegretaria all’Istruzione, Barbara Floridia, è intervenuta: “Stiamo pensando – ha detto – di snellire il tracciamento e ridimensionare la quarantena, soprattutto per i più piccoli: dieci giorni sono troppi».

Tabaccherie: solo controlli a campione

Infine, secondo una nota della Fit, “il Governo ha accolto le istanze della categoria, presentate nel corso dell’incontro con il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, ha esentato i tabaccai dall’obbligo di verifica puntuale di tutti i green pass all’ingresso della rivendita“.

Ringraziamo il Governo ed in particolar modo il sottosegretario Costa non solo per aver compreso le nostre ragioni – ha risposto il Presidente Nazionale della Federazione Italiana Tabaccai, Giovanni Riss – ma anche per aver provveduto con tempestività attraverso la risposta ad un quesito presentato dalla Federazione”.