Nelle scorse ore ĆØ arrivata la conferma: in Sicilia le scuole riapriranno domani. Si tratta della decisione presa dal Governo Musumeci, sulla scorta di quanto indicato dalla task force regionale. Arrivano ulteriori chiarimenti da Nello Musumeci, Presidente della Regione Siciliana, e Roberto Lagalla, Assessore regionale all’Istruzione.
“Dopo un breve rinvio, ampiamente motivato da ragioni di opportunitĆ organizzativa e sanitaria, da domani gli studenti siciliani rientreranno in classe – ha confermato il Presidente Musumeci – . Nessuno nasconde le difficoltĆ operative alle quali, cosƬ come nel resto d’Italia, si potrĆ andare incontro anche in Sicilia, in relazione allāandamento della pandemia e alla estrema diffusivitĆ del virus che, per fortuna, si manifesta prevalentemente in forme cliniche blande o del tutto asintomatiche”.
Si torna, dunque, in classe ma, allo stesso tempo, si punta a immunizzare il più possibile gli studenti.
“Anche su richiesta dellāAnci – ha aggiunto l’Assessore Lagalla – che, insieme alle rappresentanze del mondo della scuola, ringraziamo per la fattiva collaborazione, lāAssessorato regionale alla Salute rafforzerĆ ulteriormente le operazioni di campionamento e vaccinazione della popolazione scolastica, anche di quella nella fascia 5-11 anni che, ad oggi, rimane la più scoperta in termini di immunizzazione.
Al contempo, in un equilibrato e previsto dosaggio di responsabilitĆ e di pesatura delle oggettive criticitĆ epidemiologiche – continua l’Assessore – , sarĆ possibile adottare la DaD in coincidenza con situazioni di straordinaria elevazione del rischio infettivo, sempre sulla base della conoscenza dei dati sanitari”.
Secondo l’Assessore all’Istruzione, il rientro in presenza garantisce “la riaggregazione virtuosa delle comunitĆ scolastiche”.
“Tuttavia – precisa infine Lagalla – ĆØ nostro dovere mantenere alta lāattenzione verso lāandamento della situazione pandemica che, comunque, non trova allāinterno delle scuole il suo maggiore punto di alimentazione, visto il rispetto delle misure di sicurezza e protezione previste, per le istituzioni educative, dalle norme nazionali e regionali”.