Università in pillole

Vaccini obbligatori anche all’università: cosa cambia per gli atenei

Controllo Green Pass
Ci sono novità importanti per i docenti e per il personale che lavora all'interno degli atenei, dei conservatori e delle accademie. La ministra Maria Cristina Messa, infatti, ha comunicato l'avvenuta estensione dell'obbligo vaccinale anche per queste nuove categorie di lavoratori.

Super Green Pass e vaccini obbligatori all’università: l’obbligo vaccinale non è più, di certo, una novità in campo scolastico, dove è stato introdotto mesi fa per docenti e personale scolastico con lo scopo di limitare il più possibile i contagi all’interno degli edifici scolastici.

Tuttavia, arrivano in queste ore novità per atenei e conservatori. Il Consiglio dei Ministri ha deliberato l’estensione dell’obbligo vaccinale, senza limiti di età, a tutto il personale che lavora nelle università e nelle istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica. Per gli studenti, invece, resta l’obbligo del green pass. La decisione è stata spiegata dal ministro dell’Università e della Ricerca Maria Cristina Messa. Sarà quindi necessario, per i lavoratori, possedere la certificazione verde “rafforzata” per accedervi. In sostanza, anche chi frequenta università e conservatori è tenuto a vaccinarsi con doppia o tripla dose. Cosa cambierà, dunque?

Super Green Pass Università: le parole della ministra Messa

La decisione della ministra arriva da un lungo processo. “Da maggio – spiega – abbiamo sempre lavorato, con flessibilità, per garantire il fondamentale diritto allo studio e, contestualmente, un ritorno nelle aule, nei laboratori, nelle biblioteche il più sicuro possibile. Questa è la strada che, anche con questa decisione e dato il contesto attuale, continuiamo a seguire”, sottolineando come “sono certa che, ancora una volta, lavorando insieme e in continuo confronto, la comunità universitaria riuscirà ad affrontare al meglio anche questa nuova situazione“.

Nonostante le nuove disposizioni, tuttavia, Messa ricorda che “la raccomandazione continua a essere per lo svolgimento di tutte le attività prevalentemente in presenza, ma allo stesso tempo, gli strumenti di didattica a distanza messi in campo da atenei, conservatori, accademie, istituti continuano a essere disponibili per garantire misure di salvaguardia per gli studenti che non dovessero riuscire a partecipare in presenza o in casi specifici in relazione al rischio epidemiologico”.

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Super Green Pass Università: le FAQ governative

A breve, dunque, professori e personale degli atenei e degli istituti di alta formazione artistica, musicale e coreutica, dunque accademie e conservatori, dovranno possedere il Super Green Pass per accedervi, pena l’impossibilità a lavorare. Si ricordi che il Super Green Pass non è altro che la certificazione rilasciata a chi ha ricevuto la seconda dose o è guarito dalla malattia da Coronavirus entro sei mesi. Gli studenti, invece, potranno continuare ad accedere con il Green Pass “base”, ottenibile mediante test antigenico rapido o molecolare, validi dalle 48 alle 72 ore.

Nonostante la decisione presa dalla ministra Messa, le FAQ governative in merito non risultano a oggi essere aggiornate: si legge ancora come, per accedere ai locali di università, accademie e conservatori serva il Green Pass, senza specificarne la natura, se “base” o “rafforzato”; viene reiterato, infine, l’esenzione dall’obbligo per coloro i quali possiedono “idonea certificazione medica e conformità alle indicazioni della Circolare del Ministero della Salute del 4 agosto 2021”.