Il diffondersi della variante Omicron in Sicilia continua a causare gravi conseguenze: dal passaggio dell’intera regione in zona gialla, pur rispettandone alcune delle norme sin da prima a causa dell’ordinanza diffusa dal governatore Musumeci, fino all’inserimento di sempre più Comuni in zona arancione. Col rischio che presto tutta la Regione cambi colore.
Proprio i comuni “arancioni”, con la giornata di oggi, secondo quanto spiegato dal Giornale di Sicilia, potrebbero ammontare a 40. La lista completa, anticipa il quotidiano, potrebbe arrivare entro stasera, tuttavia una prima indiscrezione spiega come la città di Palermo sia “salva”, restando in zona gialla come il resto della Regione, nonostante le positività in aumento.
Sono 42 i comuni, dunque, che diverranno zona arancione, sebbene non sia ancora certo se il provvedimento abbia effetto da subito o sia necessario aspettare fino a lunedì, 10 gennaio. E proprio questa data, nel frattempo, è quella che le scuole temono di più: il rientro in classe diviene un rischio ancora più grande, e sono numerosi i presidi che vi si oppongono.
La Regione Siciliana, per evitare che la pressione sugli ospedali cresca ancora, ha dunque diffuso un comunicato: finché ci si trova in zona gialla varranno le regole nazionali. In zona arancione e rossa le cose cambieranno; ecco perché, in conclusione, nel comunicato viene spiegato che per “le zone ad alta densità di contagi, dichiarate con ordinanza del presidente della Regione, tenuto conto dell’andamento della pandemia, per le quali è prevista la facoltà di procedere con la didattica a distanza, previa ordinanza del sindaco e su conforme parere dell’autorità sanitaria”.