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Governo Musumeci estende stato di crisi: aumentano i comuni coinvolti

Fonte: social
La Regione conferma lo stato di crisi per alcune città coinvolte nelle forti piogge che si sono abbattute sull'Isola nelle scorse settimane. Di seguito i comuni coinvolti e la stima dei danni.

In una nota emanata dalla Presidenza della Regione Sicilia si legge che è stato emanato e prolungato lo stato di crisi per le zone colpite dal maltempo in Sicilia. Tuttavia, il Governo Musumeci ha esteso le aree colpite dai forti temporali e dalle trombe d’aria.

“La nuova e violenta ondata di maltempo con trombe d’aria che si è abbattuta tra l’8 e il 17 novembre sulla Sicilia ha determinato ulteriori notevoli danni al patrimonio pubblico e privato di tutte le province, con interruzione di viabilità e pubblici servizi, allagamenti, cedimenti di opere di protezione di moli e porti, isolamento di frazioni, evacuazione di numerose famiglie – si legge nella nota -. Una situazione grave per la quale il governo Musumeci, oggi pomeriggio, ha esteso a numerosi Comuni lo stato di crisi ed emergenza regionale e la richiesta dello stato di calamità nazionale già deliberati il 27 ottobre”.

Le zone interessate

Il maltempo delle scorse settimana ha colpito quasi tutte le province della Sicilia, alcune in modo più aggressivo. I luoghi per il quale è stato emanato lo stato di crisi riguardano 7 province siciliane.

In provincia di Agrigento: Agrigento, Alessandria della Rocca, Bivona, Burgio, Camastra, Cammarata, Canicatti, Cattolica Eraclea, Cianciana, Grotte, Licata, Menfi, Montevago, Naro, Palma di Montechiaro, Porto Empedocle, Realmonte, Ribera, Sambuca di Sicilia, Santo Stefano Quisquina, Sant’Angelo Muxaro, San Biagio Platani, San Giovanni Gemini, Sciacca, Siculiana, Villafranca Sicula; in provincia di Caltanissetta, Mussomeli, Niscemi, Riesi, Serradifalco, Sommatino;

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In provincia di Catania: Aci Sant’Antonio, Belpasso, Catania, Caltagirone, Castel di ludica, Giarre, Misterbianco, Motta Sant’Anastasia, Ramacca, Sant’Alfio, Scordia, Vizzini;

In provincia di Enna: Assoro, Barrafranca, Enna, Troina;

In provincia di Messina: Alì, Alì Terme, Antillo, Casalvecchio Sieulo, Castelmola, Fiumedinisi, Furci Siculo, Gaggi, Giardini Naxos, Graniti, Itala, Letoianni, Limina, Malvagna, Monforte San Giorgio, Motta Camastra, Nizza di Sicilia, Novara di Sicilia, Pagliara, Roccafiorita, Roccalumera, Savoca, Scaletta Zanclea, Taormina, Tripi;

In provincia di Palermo: Belmonte Mezzagno, Bisaquino, Caccamo, Castronovo di Sicilia, Contessa Entellina, Isnello, Lercara Friddi, Montemaggiore Belsito, Polizzi Generosa, Roccapalumba, Sciara, Scillato, Termini Imerese, Trappeto, Vallelunga;

In provincia di Ragusa, Acate, Comiso, Giarratana, Ispica, Modica, Monterosso Almo, Ragusa, Santa Croce Camerina, Vittoria; in provincia di Siracusa, Augusta, Avola, Buccheri, Buscemi, Canicattini Bagni, Carlentini, Cassaro, Ferla, Floridia, Francoforte, Lentini, Melilli, Noto, Pachino, Palazzolo Acreide, Portopalo di C.P., Priolo Gargallo, Rosolini, Siracusa, Solarino, Sortino;

In provincia di Trapani, Alcamo, Calatafimi-Segesta, Campobello di Mazara, Castellammare del Golfo, Castelvetrano-SeIinunte, Marsala, Mazara del Vallo, Misiliscemi, Paceco, Pantelleria, Partanna, Poggioreale Trapani.

Inoltre, il provvedimento è stato esteso anche ad altri comuni per il ciclone che si è abbattuto sull’Isola tra il 28 e il 31 ottobre. I comuni per il quale è stato esteso lo stato di crisi sono: Castel di Iudica, Giarre, Mascali e Mirabella Imbaccari nel Catanese, Aidone in provincia di Enna, Milazzo, Santa Lucia del Mela, Naso, Roccella Valdemone e San Teodoro nel Messinese, Castellammare del Golfo nel Trapanese.

“La stima dei danni è ancora in corso, ma relativamente a tutti gli eventi dei mesi di ottobre e novembre l’importo complessivo necessario per gli interventi urgenti è stato quantificato in 20 milioni di euro, quello per gli interventi strutturali di riduzione del rischio in 250 milioni” – conclude la nota.