A scuola e, in determinati casi, nel corso della propria carriera universitaria si studiano le biografie degli scrittori siciliani che sono passati di diritto alla Storia. Ma chi conosce davvero i paesi, più o meno piccoli, in cui questi importanti personaggi sono venuti al mondo? Chiunque volesse intraprendere un originale tour letterario in giro per l’Isola, dovrebbe necessariamente annotare alcune tappe: ecco quali.
Tra Modica e Roccalumera: i primi anni di Salvatore Quasimodo
Il Ragusano “custodisce” un Comune che è un piccolo gioiello. I più associano la sua esistenza a quella del delizioso cioccolato, prodotto localmente seguendo un’inconsueta lavorazione “a freddo”, che nel 2018 ha persino ottenuto dall’Unione europea il riconoscimento IGP. Stiamo parlando di Modica, centro di cui è impossibile parlare senza accennare tanto alla Storia quanto alla leggenda. Secondo quest’ultima, la nascita di Modica sarebbe frutto della volontà del dio Ercole, fondatore in Sicilia di tre città battezzate “Motia”: un nome, questo, che probabilmente fungeva da omaggio ad una donna greca che aveva aiutato la divinità a riappropriarsi dei propri buoi rubati.
Se i primi insediamenti risalirebbero all’ottavo secolo a.C., bisognerà precisare anche che Modica, nel corso degli anni, divenne bottino e Terra di molteplici altri popoli: dai Romani ai Saraceni per poi passare, nell’undicesimo secolo, nelle mani dei Normanni ed ancora degli Spagnoli.
Sebbene i terremoti susseguitisi nel corso del tempo abbiano recato a questi non pochi danni, ancora oggi Modica offre una quantità impressionante di edifici religiosi (non solo chiese ma anche monasteri e conventi), in particolare di gusto barocco.
E in Via Posterla 84, non distante dalla Chiesa Rupestre di San Nicolò, è ancora oggi presente la casa in cui, il 20 agosto 1901, nacque il letterato Salvatore Quasimodo. Negli scorsi mesi l’abitazione era stata messa in vendita ma la Regione ha deciso di acquistarla e valorizzarla stanziando un milione di euro.
Tuttavia, chiunque desideri ripercorrere le prime tappe della vita del vincitore del premio Nobel per la Letteratura (nel 1959), dopo aver visitato la dimora di Modica, dovrà spostarsi.
Di fatto, la storia della famiglia di Quasimodo è fatta di continui trasferimenti volti a seguire il padre che lavorava come ferroviere. Il poeta venne battezzato e visse la sua infanzia a Roccalumera, nel Messinese.
Di questo secondo paese è semplice apprezzare borghi e quartieri. Tra questi ultimi, spicca quello del Baglio, arricchito dalla presenza della Chiesetta del Santissimo Crocifisso, risalente alla prima metà del Settecento, e la piazzetta del Pescatore. Importante anche la Torre Saracena citata dal Poeta nel componimento “Vicino a una Torre Saracena, per il fratello morto” .
E dove un tempo sorgeva la stazione ferroviaria di Roccalumera, ora esiste il Parco letterario Salvatore Quasimodo: un giardino-museo in cui sono collocati cinque vagoni destinati ad ospitare una galleria fotografica a lui dedicata. La scelta della sede allude alla professione del padre e del nonno di Salvatore Quasimodo. Quest’ultimo raggiunse ben presto anche Gela, in provincia di Caltanissetta, dove frequentò il primo anno delle scuole elementari.
Racalmuto: dove nacque Sciascia
In Sicilia nacque e morì anche Leonardo Sciascia, scrittore, giornalista, drammaturgo ma anche politico e insegnante. Nello specifico, l’intellettuale venne al mondo a Racalmuto, centro dell’Agrigentino che attualmente conta poco più di 7.000 abitanti e che originariamente si sviluppò come borgo intorno al Castello normanno dei Chiaramonte.
In fondo Sciascia non è mai andato davvero via da quella terra natìa e ancora oggi, passeggiando lungo via Garibaldi, è possibile “incontrarlo”. Di fatto, lì è stata collocata una statua in bronzo, a grandezza naturale: il celebre cittadino è ritratto nell’atto di passeggiare, mentre tiene una sigaretta tra le dita.
“Tutti amiamo il luogo in cui siamo nati, e siamo portati ad esaltarlo. Ma Racalmuto è davvero un paese Straordinario”: scriveva l’autore nel romanzo “La Sicilia come metafora”.
Anche questo Comune siciliano offre ai visitatori la possibilità di provare stupore di fronte alle molteplici architetture religiose presenti. Sorge poi, in una via ribattezzata a suo nome, la casa in cui Leonardo Sciascia trascorse gli anni dell’infanzia, dove tornò ad abitare nel 1958 e in cui scrisse le primissime opere.
Inoltre, chi passa o soggiorna da Racalmuto può ammirare la raccolta epistolare, i volumi e le pubblicazioni dell’autore de “Il giorno della Civetta” custodita all’interno della Fondazione Leonardo Sciascia, in Viale della Vittoria.
Comiso: paese natale di Bufalino
Nel corso della propria carriera, Leonardo Sciascia si confrontò spesso con Gesualdo Bufalino, siciliano che ottenne successo come letterato all’età di 61 anni, nel 1981. Nel 1920 era nato nel Comune di Comiso, in provincia di Ragusa. Per cosa sa stupire questa località? Al pari di altri paesi siciliani, Comiso dispone di diverse chiese, una basilica, un santuario e più palazzi privati. Il centro è poi arricchito dalla presenza del Castello dei Naselli d’Aragona, la cui esistenza ha dato vita anche ad un’interessante leggenda.
Inoltre, lo spazio un tempo occupato dal mercato ittico, funzionante fino alla metà dello scorso secolo, ora è riservato al Museo Civico di Storia Naturale e alla Fondazione “G. Bufalino”. Quest’ultima, nata nel 1999 per volere del Comune di Comiso e della vedova dell’autore, conserva tra il resto anche la biblioteca privata dell’autore, oltre che la totalità delle sue opere nelle varie edizioni. La scelta del luogo non è casuale: sembra che Bufalino amasse passeggiare ed incontrare gli amici in piazza delle Erbe.
Porto Empedocle: Comune d’origine di Camilleri
È necessario, ora, tornare alla provincia di Agrigento. Chi ha scelto quest’ultima come meta per le proprie vacanze estive non potrà fare a meno di visitare la culla del grandissimo Andrea Camilleri: Porto Empedocle. Ciò che non tutti sanno è che il borgo marinaro più noto come “Marina di Girgenti” si trasformò ben presto in area di commercio dei cereali ma solo nel 1853 divenne comune autonomo: fu allora che venne ribattezzato “Molo di Girgenti” per poi, circa dieci anni più tardi, assumere il nome attuale (in omaggio al filosofo Empedocle).
La costa empedoclina funge da scenario dei romanzi “ Vigata” e “Montelusa”, frutto del genio dello scrittore e sceneggiatore scomparso nel 2019. I turisti in visita a Porto Empedocle non potranno non fotografare lungo il corso principale il monumento a Luigi Pirandello, altro celebre autore agrigentino, e la statua del Commissario Montalbano, il più celebre tra i personaggi letterari di Camilleri.
Pachino: scenario della nascita di Vitaliano Brancati
Avete mai sentito parlare dei pomodori ciliegino, a marchio IGP, detti “Pachino”? Questo nome è legato all’area in cui si concentra la coltivazione e, in particolare, è lo stesso del Comune in provincia di Siracusa in cui nacque Vitaliano Brancati, altro illustre personaggio che dedicò la propria vita soprattutto alla letteratura.
Tappe d’obbligo per chi visita il paese e la zona circostante sono la Torre Scibini e l’ottocentesco Palazzo Tasca. Inoltre, a circa 5 chilometri di distanza, si trova la Tonnara di Marzamemi che risale all’epoca della dominazione araba in Sicilia.
E proprio dal porto di Marzamemi è facile scorgere un isolotto più noto come “Isola Piccola” e ospitante un villino di proprietà della famiglia del cugino di Vitaliano Brancati, Raffaele, in cui soggiornò anche l’autore.
Sebbene Vitaliano trascorse soltanto i primissimi anni a Pachino (per poi trasferirsi prima a Modica e poi a Catania) qui esiste ancora un istituto scolastico a lui intitolato.
Mineo: culla di Luigi Capuana
Quali personaggi famosi sono originari, invece, della provincia etnea? Tra i letterati spicca Luigi Capuana, la cui vita è iniziata il 28 maggio 1839 a Mineo. Tra i luoghi d’interesse della zona andranno indicati il Castello di Serravalle e la Porta Adinolfo, ovvero l’antica porta del mercato successivamente dedicata a Adinolfo da Mineo, eroe del vespro.
La statua dedicata all’autore verista trova ancora una volta spazio in un’area importante del Comune, in questo caso la piazza principale chiamata “Buglio”. In via Romano, invece, è ancora presente il palazzo settecentesco in cui nacque Luigi Capuana: questo oggi ospita un museo e la biblioteca comunale.
Di seguito un’immagine approssimativa con i Comuni d’origine degli autori.