“Uniti per il Calcio Catania, orgoglio catanese” è lo slogan lanciato stamane attraverso un comunicato stampa congiunto di Calcio Catania e Sigi, attuale proprietaria del titolo calcistico catanese.
Una notizia che era già trapelata nelle primissime ore ma che ha trovato conferma attraverso le parole sul proprio sito ufficiale. Il Calcio Catania è in serie difficoltà e, nonostante questa non rappresenti una novità della ultima ora, la notizia di un accorato e ufficiale appello d’aiuto a città e tifosi lo è sicuramente.
Nelle scorse settimane lo stesso avvocato Giovanni Ferraù, in rappresentanza della Sigi, aveva più volte dichiarato e allontanato ogni dubbio circa l’iscrizione al nuovo campionato di Serie C, sebbene gli annosi problemi economici erano ben chiari a tutti.
Adesso, invece, c’è a rischio l’intera sorte della matricola 11700, ancora una volta, dopo il miracoloso salvataggio della scorsa estate in preda ai tribunali. Il rischio è quello di non riuscire ad avere i fondi necessari (circa 2,3 milioni di euro) per portare avanti il progetto rossazzurro, già martoriato da anni per le vicende extracampo e societarie.
“Sono ancora in corso alcune interlocuzioni con investitori stranieri per rilanciare la nostra squadra del cuore ma soltanto Catania, in questa fase, può sostenere il Calcio Catania. Amore, passione, dedizione e profondi sentimenti rossazzurri appartengono anzitutto ai catanesi. La storia del club deve continuare. Oggi più che mai, dipenderà da tutti noi, nessuno escluso“; si apre così l’accorato comunicato stampa congiunto, con un vero e proprio grido d’aiuto ai tifosi rossazzurri.
Un appello disperato, un’ultima spiaggia per non far scomparire la gloriosa matricola cucita sul petto dal 1946. La causale, da corredare ai soldi del bonifico, è il “versamento caparra sottoscrizione nuove azioni sociali“, ovvero il principio del tanto decantato azionariato popolare, già vincente in società spagnole come Real Madrid e Barcellona.