L’Italia sta attraverso un’altra fase importante di contrasto all’epidemia da Covid-19. A dimostrarlo sono i dati nazionali sull’occupazione dei posti letto in terapia intensiva da parte di pazienti affetti dal virus. I dati aggiornati al 15 marzo 2021, considerano una percentuale del 35% dei posti occupati, mentre la soglia è stata fissata al 30% per le terapie intensive. Quindi, attualmente ci troviamo al di sopra di 5 punti rispetto alla soglia definita critica.
Tredici sono le regioni che si trovano al di sopra di questa soglia:
- Lazio (31%)
- P.A. Bolzano (33%)
- Puglia (33%)
- Abruzzo (40%)
- Toscana (40%)
- Friuli-Venezia Giulia (40%)
- Piemonte (44%)
- Emilia-Romagna (49%)
- Lombardia (51%)
- Molise (51%)
- Umbria (53%)
- P.A. Trento (53%)
- Marche (57%)
La situazione più critica interessa le Marche, i cui ricoverati in terapia intensiva rispetto al PL disponibili raggiunge quota 57%.
Le altre otto regioni invece si trovano al di sotto di tale soglia critica:
- Liguria (29%)
- Campania (26%)
- Veneto (19%)
- Basilicata (19%)
- Calabria (18%)
- Valle d’Aosta (15%)
- Sicilia (13%)
- Sardegna (13%)
La Sicilia, insieme alla Sardegna, si trova a quota 13%, con un aumento dell’1% rispetto alla valutazione precedente.
Per quanto attiene invece all’occupazione dei pazienti Covid nei reparti di area non critica, ovvero malattie infettive, pneumologia e medicina generale, la percentuale nazionale aggiornata al 15 marzo è al 39%, sfiorando dunque la soglia critica fissata al 40%.