Con l’ultima ordinanza firmata dal ministro Speranza, la Sicilia resta ancora in zona gialla. Alla vigilia dell’entrata in vigore del nuovo DPCM, la regione è tra le poche rimaste in Italia con una situazione contagi nella norma, malgrado la leggera risalita dell’indice Rt. Nell’Isola, infatti, si passa a un indice contagi di 0.79. Si tratta del terzo dato più basso in Italia, dietro alla Sardegna, con indice a 0.67 e unica zona bianca in Italia, e alla Provincia Autonoma di Bolzano, con indice pari a 0.75.
Indice Rt: i dati regione per regione
Di seguito, i dati dell’ultimo monitoraggio Iss-ministero della Salute, relativi alla settimana 22-28 febbraio:
- Abruzzo 0.96.
- Basilicata 1.16.
- Calabria 0.81
- Campania 0.96
- Emilia-Romagna 1.13
- Friuli-Venezia Giulia 0.92
- Lazio 0.98
- Liguria 0.96
- Lombardia 1.13
- Marche 1.08
- Molise 1.66
- Piemonte 1.15
- PA Bolzano 0.75
- PA Trento 1.1
- Puglia 0.93
- Sardegna 0.67
- Sicilia 0.79
- Toscana 1.18
- Umbria 0.79
- Valle d’Aosta 1.21
- Veneto 1.08.
Le regioni che cambiano colore
In seguito al monitoraggio settimanale, il ministro Speranza ha firmato il nuovo decreto con cui si certifica il cambiamento di colore delle regioni. Rispetto ai dati circolati nel pomeriggio, solo la Campania passa integralmente in zona rossa. Nell’Emilia-Romagna, infatti, le differenze di contagi tra le regioni permettono di mantenere la zona rossa solo nelle province di Modena e Bologna.
Passano in area arancione, invece, Friuli-Venezia Giulia e Veneto. La Lombardia evita la zona rossa, passando all’arancione scuro. Nelle Marche, a partire da domani le province di Macerata e Ancona passeranno in zona rossa. Confermata la zona arancione anche per l’Umbria. Restano in zona gialla, infine, Lazio e Liguria.
I dati del bollettino
L’ultimo aggiornamento riporta in Italia una situazione in peggioramento: 24mila casi nelle ultime 24 ore, in testa Lombardia, Emilia-Romagna e Campania. L’Iss ha certificato l’accelerazione della pandemia, con le parole del presidente Silvio Brusaferro: “Il dato dell’Rt a 14 giorni mostra che il nostro Paese ha superato l’1, questa non è una buona notizia perché è un indicatore di crescita dell’epidemia e l’obiettivo a livello Paese e di Regioni e Province autonome è riportarlo rapidamente sotto l’1, ma quasi tutte le regioni sono con l’Rt sopra l’1 anche se con il livello più basso dell’intervallo di confidenza in alcuni casi sotto l’1. È un dato molto importante e un segnale rilevantissimo di necessità di adozione tempestiva di misure di mitigazione a livello nazionale e anche a livello regionale”.
In Sicilia l’ultimo bollettino riporta un incremento di 519 casi. Le province di Palermo e Catania restano ancora le più colpite. Nell’Isola calano ancora gli attuali positivi, con una diminuzione di quasi 2000 unità nelle ultime 24 ore. D’altro canto, la soglia dell’attenzione deve rimanere alta. Le scuole di diversi comuni sono chiuse e sono salite a tre i Comuni in zona rossa nell’Isola.