La Blackout challenge è solo una delle tante sfide spopolate sul popolare social network cinese “TikTok“, il più usato da giovani e giovanissimi. Nelle ultime ore si è parlato molto di questa “prova dell’orrore”, che ha portato una ragazzina palermitana di dieci anni quasi all’arresto cardio-circolatorio.
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In particolare, la Blackout challenge consisterebbe in una prova di resistenza, durante la quale bisogna resistere il maggior tempo possibile con una cintura stretta al collo. Una sfida che, portata al limite, può portare anche alla morte per soffocamento. Il meccanismo di TikTok si basa sulla realizzazione di video creativi che spesso diventano virali, con sottofondi musicali, balli o altre tipologie di filmato. Nel caso della challenge, la sfida provoca spesso un sentimento di emulazione che spinge altri utenti a filmarsi e a cimentarsi in prima persona nella prova.
Della blackout challenge si erano occupati gli inviati delle Iene della trasmissione Mediaset di due anni fa. All’epoca, la sfida era diventata popolare anche a causa di fake news, come il fatto che l’assenza di ossigeno provochi euforia. Al contrario, tuttavia, il soffocamento che ne deriva può portare a “sensazioni di panico e a una perdita di conoscenza che può causare dei profondi danni neurologici”, come spiegato da Claudio Mencacci a Repubblica nell’aprile del 2019.
Qualche anno fa, a Catania aveva spopolato un’altra di queste sfide, la “Samara Challenge”, che consisteva nel vestirsi come la terrificante Samara del film di The Ring. All’epoca vennero allertate anche le forze dell’ordine in questa “caccia alla strega”, e il fenomeno prese anche pieghe impreviste, come quando una madre fece vestire la figlia per partecipare alla Challenge e la piccola venne inseguita dalla folla.