La pubblicazione del DPCM Natale da parte del premier Conte nella serata di ieri si è trasformata in un ulteriore colpo per il settore della ristorazione e per molte attività commerciali, già abbondantemente provate dall’andamento del 2020. Tuttavia, già nel corso della conferenza stampa di ieri, il Presidente del Consiglio ha annunciato una nuova tranche di aiuti per tutte quelle attività costrette a chiudere o ad aprire solo in parte dal 24 al 6 gennaio.
Nel dettaglio, il DPCM Natale stanzia 645 milioni di euro per il ristoro immediato delle attività di somministrazione di bevande e alimenti, le più colpite in questo momento. Per queste, anche nei giorni in zona arancione, sarà vietato effettuare attività ai tavoli e sarà consentito solo l’asporto fino alle 22 e la consegna a domicilio senza limitazioni.
Conte ha dichiarato che già nel decreto sarebbero state inserite immediate compensazioni per le perdite. Il premier ha prima accennato ai decreti ristori già approvati, aggiungendo anche che sono stati sospesi tributi e contributi per chi ha subito perdite. “Misure restrittive e aiuti economici devono viaggiare insieme – ha aggiunto -. Chi subisce dei danni economici dev’essere subito ristorato“. Il DPCM Natale dispone quindi un immediato ristoro per circa 645 milioni a favore di ristoranti e bar, che nel periodo dal 24 al 6 gennaio sono costretti alla chiusura. Tali attività riceveranno il 100% di quanto già ricevuto sulla base del Decreto Rilancio.
“Viene riconosciuto – ha specificato Conte – un contributo a fondo perduto, nel limite massimo di 455 milioni di euro per l’anno 2020 e di 190 milioni di euro per l’anno 2021” ai ristoranti, bar e mense che abbiano subito danni dalle norme anti Covid. Il contributo viene dato a chi abbia già goduto da quello disposto dal decreto rilancio e non può superare i 150.000 euro.
Inoltre, il parlamento ha concluso la conversione dei quattro decreti ristori, confluiti in un unico decreto, rafforzando le misure di sostegno. Un’ulteriore misura che verrà approvata dal parlamento in questi giorni è la legge di bilancio, che contiene altri interventi per le attività produttive. Andando oltre a quelli che sono i contenuti del DPCM Natale, il premier ha aggiunto che forze di maggioranza e di opposizione stanno lavorando in favore delle categorie più esposte e meno protette dagli effetti economici dell’emergenza sanitaria, quali partite IVA e lavoratori autonomi.
Decreto ristori gennaio: cosa è previsto
Con il nuovo decreto in arrivo all’inizio dell’anno prossimo si compenseranno anche gli altri lavoratori, oltre a ristoranti e bar, sui quali non è stato possibile intervenire in questi giorni. Qui si interverrà anche con misure perequative, in modo da evitare ingiuste differenziazioni di trattamenti. Non si escludono, inoltre, nuovi interventi.
A proposito del cashback, infine, il premier ha aggiunto che si tratta di una misura di sistema, che va verso la progressiva totale digitalizzazione delle transizioni.