Attualità

Nuovo Dpcm: si possono invitare amici a casa?

Cosa cambia, a seguito dell'entrata in vigore del nuovo DPCM 3 novembre, sul fronte degli incontri in casa con amici e parenti?

L’appena passato mese di ottobre è stato caratterizzato da più di un DPCM, tutti atti a limitare la dilagante nuova ondata di contagi da Coronavirus. Tra un decreto e l’altro, però, sono state aggiunte novità, così come altre sono andate perdendosi: è, ad esempio, il caso degli incontri in abitazioni private con congiunti non appartenenti allo stesso nucleo familiare, ed amici.

Come denotato da La Repubblica, infatti, il Governo ha cambiato più di una volta le parti del testo dei decreti per quel che riguarda le riunioni in casa. Quasi un mese fa, con l’entrata in vigore delle norme previste dal DPCM 13 ottobre, sono state limitate cene, feste private e incontri con persone non conviventi ad un massimo di 6 persone.

Dieci giorni dopo, con il DPCM 24 ottobre, la dicitura è cambiata: è stato raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza”. Inoltre, oltre alle uscite sconsigliate tranne per motivi improrogabili, è stato fortemente sconsigliato di fare entrare ospiti in casa, così come di riceverli senza mascherina.

Attualmente, con l’entrata in vigore da oggi del decreto del 3 novembre 2020, Repubblica fa notare che la formulazione sia andata completamente perduta. Il nuovo DPCM, infatti, ribadisce solamente l’uso della mascherina in casa, in presenza di non appartenenti al nucleo familiare. Ricorda anche stavolta, però, in un comma seguente, che “con riguardo alle abitazioni private, è fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza”.

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Di conseguenza, ove si consideri necessario l’incontro con parenti e amici in casa, anche in base alla zona di rischio in cui, a seguito del nuovo decreto, si è stati inseriti, dal Governo viene lasciata agli italiani la libertà di organizzarli. Allo stesso tempo, però, il provvedimento invita fortemente alla prudenza, così come alla responsabilità: limitando gli incontri, si scongiurerà sempre di più il rischio di contagi da Coronavirus.