In Sicilia l’indice dei contagi torna a salire sopra l’1. Il report nel periodo che va dal 27 agosto al 9 settembre vede l’Isola tra le sei regioni e province italiane con un indice Rt al di sopra del livello d’allerta. Si tratta, nello specifico, di: Calabria con 1,07, Friuli Venezia Giulia con 1,11, Liguria con 1,32, Trento con 1,59, la Puglia con 1,13 e la Sicilia con 1,08.
Un’attenzione che dev’essere doppia, dato che l’aumento dei contagi in Sicilia ha superato nella giornata di ieri il picco toccato in data 26 marzo, in pieno lockdown. Ai 170 casi di allora, infatti, fa fronte il nuovo record, con 179 positivi nelle ultime 24 ore. Diverso, naturalmente, il numero di tamponi processati: 6.329 nell’ultimo bollettino, mai così tanti. Ma il dato resta significativo.
Sul fronte dei ricoveri, si è passati dai 187 ospedalizzati di due giorni fa ai 194 di ieri, con un malato in più ricoverato in terapia intensiva, dove il totale sale a 15 persone. Inoltre, nella giornata di ieri si sarebbe registrato anche un decesso.
Quanto alla situazione nelle province, i maggiori casi si riscontrano a Palermo, ben 70 nell’ultimo bollettino. In provincia, il sindaco di Corleone ha deciso di imporre la chiusura delle scuole dopo il caso di 6 positivi registrati in due matrimoni, con un totale di 500 persone coinvolte, tra cui 30 studenti. Restrizioni sono state applicate negli orari di apertura dei locali e pub, che potranno restare aperti fino alle 22. Chiusi anche musei, parco urbano e circoli ricreativi, sospeso il mercato all’aperto. Ma è nel capoluogo regionale che la situazione sembra più seria. Gli ospedali sono sotto pressione, mentre la Missione speranza e carità del frate laico Biagio Conte è diventata un caso, con 37 positivi registrati in una struttura che ospita circa 700 persone. Dentro la missione il tavolo insediato dall’Asp ha stabilito l’isolamento degli ospiti, con i contagiati asintomatici trasferiti al Covid hotel San Paolo.
Intervistato dal quotidiano la Repubblica, il direttore di Malattie infettive del Cervello di Palermo, Massimo Farinella, esprime preoccupazione: “Serve un provvedimento della Regione per contenere gli assembramenti anche tra familiari: matrimoni e bus pieni sono un pericolo“. Il maggior numero dei contagiati deriva anche dal numero più alto di tamponi, ma “è altrettanto evidente che viviamo le conseguenze dell’apertura ai flussi turistici”, aggiunge l’esperto.