Nelle recenti graduatorie di ammissione ai corsi a numero programmato locale, gli unici parametri considerati per la pubblicazione degli ammessi sono stati il voto conseguito alla maturità e l’età dei candidati, con precedenza ai candidati più giovani. Molti studenti così sono stati esclusi dagli ammessi nella prima lista, malgrado, in alcuni casi, avessero conseguito il massimo dei voti.
È quanto racconta alla nostra redazione la madre di una studentessa, candidata per immatricolarsi nel corso di laurea in Biotecnologia a Catania ma esclusa malgrado abbia conseguito la lode, non conteggiata nella graduatoria pubblicata negli scorsi giorni.
“La ragazza è uscita con il voto di maturità di 100 e lode – scrive la madre – ma ieri sono uscite la graduatorie e…sorpresa!? Non hanno valutato la lode e la ragazza non si ritrova a rientrare nella prima graduatoria degli ammessi”. Per il corso di laurea, infatti, sono disponibili solo 90 posti, mentre i candidati centisti erano ben 336. Il dipartimento, tuttavia, non ha utilizzato la lode come elemento per distinguere ulteriormente le aspiranti matricole, a differenza di quanto fatto, nello stesso ateneo, in altri dipartimenti.
“Ho segnalato il fatto all’urp – continua – e loro hanno detto che provvedevano a segnalare il problema. Alla fine alcuni dipartimenti (esempio biologia) hanno messo le graduatorie dando il merito prima a quelli con la lode, gli altri, al momento (compresa biotecnologia) è rimasto invariato”.