Inizio scuola a rischio in diverse regioni italiane, dove i presidi potrebbero trovarsi senza collaboratori scolastici e gli alunni senza docenti. L’allarme riguarda per il momento Veneto, Liguria e Campania, ma non è escluso che la situazione non possa estendersi al resto delle regioni.
Come riporta il Corriere della Sera, l’emergenza epidemiologica reca con sé, sul tema scuola, due importanti problematiche: non solo una parte delle parte delle cattedre per le quali era prevista l’assuzione di 85 mila insegnanti rimarrà vuota, ma emerge anche la problematica dei “lavoratori fragili”. Per legge, infatti, rientrano in questa categoria gli immunodepressi, i pazienti oncologici o chi, avendo più di 55 anni necessita di una “sorveglianza sanitaria speciale”, come stabilito dall’Inail.
Mancano le linee guida per la tutela di questi lavoratori una volta accertata la loro condizione dai medici. A denunciare la problematica la direttrice dell’Ufficio scolastico del Veneto, Carmela Palumbo: sono centinaia le lettere inviate ai presidi da parte di docenti che chiedono di poter essere esonerati dal servizio. A Salerno le richieste sono già una trentina.
Alla ripartenza della scuola, prevista per il 14 settembre, mancano ormai pochissimi giorni. I dirigenti non possono concretamente procedere, dal momento che nessuna disposizione è stata effettivamente enunciata per fronteggiare simili richieste: si potrebbe procedere mettendoli in malattia, oppure adeguandoli ad altri servizi scolastici o, semplicemente, procurando loro maggiori precauzioni, come l’utilizzo di mascherine FFP2 al posto di quelle chirurgiche.