Solstizio d’estate 2020: il Sole, proprio nel suo giorno “sacro”, il solstizio dell’estate astronomica, piomberà in una quasi totale oscurità. L’eclissi, visibile in Italia subito dopo l’alba, sarà di tipo anulare e non totale: la Luna si troverà prossima alla sua distanza massima dalla Terra (apogeo). Apparirà, quindi, leggermente più piccola del Sole e non riuscirà a coprirlo del tutto. Attorno alla sua sagoma, brillerà un anello di fuoco.
Si tratta, però, di una visione concessa soltanto a chi avrò la fortuna di trovarsi nella giusta latitudine e longitudine: il percorso dell’eclissi, infatti, inizierà in Africa centrale vicino all’Equatore, attraverserà la penisola araba meridionale, continuerà in Pakistan, India e Cina meridionale. Tuttavia, nel Centro-Sud chi si alzerà verso l’alba potrà comunque ammirare in parte il fenomeno.
Secondo la UAI (Unione astrofili italiani) a Roma il fenomeno sarà osservabile il 21 giugno, con adeguati strumenti dotati di filtri, dalle 7:18 alle 7:46; a Peschici nel Gargano dalle 7:11 alle 7:55 e a Catania dalle 6:56 alle 7:57.
Due gruppi di astrofili della UAI, uno di Foggia e l’altro di Siracusa, saranno in diretta da YouTube a questo link e da Facebook dalle 07:15, trasmettendo le immagini dell’eclissi. La diretta sarà condotta anche da VirtualTelescope che, avvalendosi della collaborazione di osservatori, istituti e astrofili di tutto il mondo, trasmetterà le immagini delle tappe del percorso “anulare”; percorso che concederà la visione del suggestivo anello di fuoco: Etiopia, Somalia, Emirati Arabi, Pakistan e India. L’inizio della live è fissato alle 07:30.
L’Italia ha inoltre organizzato una staffetta streaming per “inseguire” il Sole lungo tutta la penisola, isole comprese. Il lunghissimo viaggio per oltre 20 località italiane sarà fruibile attraverso il canale YouTube e Facebook dell’iniziativa dalle 05:30 alle 23:00.
In conclusione si avrà, a partire dalle 21:15, un incontro condotto da Paolo Conte, divulgatore e fondatore del Progetto Theia, e che vedrà la partecipazione di Dacia Maraini, lo storico dell’arte Claudio Strinati, il musicista Eugenio Finardi, l’astrofisico e accademico linceo Roberto Ragazzoni (direttore dell’Osservatorio astronomico Inaf di Padova) e il fisico solare Alessandro Bemporad (Inaf-Osservatorio Astrofisico di Torino).