Catania stamane si è svegliata con un pennacchio di fumo intenso, dovuto all’attività stromboliana del vulcano attivo più grande d’Europa. L’Etna, infatti, ha mostrato un repentino aumento del tremo vulcanico, con fontane di lava e produzione di cenere proveniente dal Nuovo Cratere di Sud Est.
“L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che le reti di monitoraggio hanno registrato alle ore 08:36 (06:36 UTC), una attività stromboliana, che successivamente ha preso le caratteristiche di una piccola fontana di lava pulsante. L’ampiezza del tremore vulcanico mostra un repentino aumento, raggiungendo valori alti. Le sorgenti del segnale sono localizzate nell’area del cratere SEC“.
“Inoltre – continua il comunicato dell’INGV –, dalla rete di telecamere di sorveglianza, è possibile osservare, in corrispondenza del ‘cono della sella’ del Nuovo Cratere di Sud Est, una anomalia termica ascrivibile ad una attività stromboliana e una bassa fontana di lava. L’attività è accompagnata da intenso degassamento. Permane, con modeste fluttuazioni, l’attività stromboliana al cratere Voragine, iniziata nel settembre 2019“.