Tutto pronto per l’avventura siciliana de “La Divina Commedia Opera Musical”. Domani e sabato al PalaCatania di Catania sono previste quattro repliche: alle 10 matinée per le scuole e alle 21 spettacoli aperti a tutti
Con il montaggio del maxi-palco è partita l’avventura siciliana de “La Divina Commedia Opera Musical” che sarà di scena al PalaCatania di Catania domani (21 febbraio) e sabato (22 febbraio). Sono previste quattro repliche: alle ore 10 i matinée dedicati alle scuole e alle ore 21 gli spettacoli aperti a tutti.
Prodotta da MIC Musical International Company ed organizzata in Sicilia da Giuseppe Rapisarda Management, l’opera vanta un team creativo d’eccezione e una troupe di oltre 50 professionisti che porta in tour una produzione innovativa e ambiziosa: un cast di voci eccezionali con un corpo di ballo acrobatico dà infatti vita ai personaggi più emblematici del poema dantesco, che si muovono su suggestive musiche avvolti da proiezioni video di ultima generazione.
5000 presenze nei matinée dedicati alle scuole
Divina Commedia Opera Musical aspira ad essere il più grande spettacolo didattico realizzato in Sicilia. Nei matinée dedicati alle scuole saranno presenti al PalaCatania 50 Istituti scolastici, più di 5000 presenze di cui 398 insegnanti provenienti da Campobello di Licata, San Cataldo, Priolo, Paternò, Messina, Giardini Naxos, Caltanissetta, Trecastagni, Acicastello, Gela, Siracusa, Catania, Motta S. Anastasia, Vizzini, Grammichele, Bronte, Acireale, Giarre, Mascalucia, Partanna, Pozzallo, Mineo, Randazzo, Mazzarino, Assoro, Favara, Augusta, Belpasso, Caltagirone, Troina, Caltanissetta e Mazzarone.
Lo spettacolo
Ne La Divina Commedia Opera Musical, Dante è in viaggio, su binari distinti e paralleli: da una parte cammina verso e dentro se stesso alla ricerca nostalgica del proprio esistere, dall’altra naviga tra le rovine della dannazione, le storture e le brutture del proprio limite, condotto tra vizi e ossessioni, perversioni e peccati.
Lo spettacolo utilizza diversi linguaggi espressivi e asseconda l’inesauribile fantasia di Dante. Il Dante Viaggiatore in scena diventa la proiezione fisica della voce di se stesso, che nella magistrale interpretazione di Giancarlo Giannini (esclusiva voce narrante dello spettacolo), rappresenta la maturità di un Dante che si ricorda con tenerezza, quando a metà della propria esistenza, spinto da una forte depressione, trova nella scrittura una salvezza creativa e fertile. Lo smarrimento nella selva diventa evocazione di una memoria: pretesto fortunato e ispirazione per il capolavoro che viene “sfogliato” in scena, come un libro animato, attraverso la magia teatrale.
Dante si muove in molteplici ambienti scenici, nei quali passa da coltri infuocate e sulfuree della Città di Dite a tempeste desolate e violente che colpiscono Francesca; da mari tempestosi e mortali, come quello di Ulisse a foreste pietrificate e mortifere, o a laghi ghiacciati, nei quali si trovano Pier delle Vigne prima ed Ugolino poi. Il viaggio non ha mai fine e il maestro Virgilio accompagna il poeta di Firenze, proteggendolo, incoraggiandolo, esortandolo nei momenti di maggior difficoltà.
Gli ambienti che si susseguono si fanno sempre più tranquilli: boschi dai colori autunnali, come quelli di Pia dei Tolomei, o fiabeschi, come il giardino di Matelda. Infine, luminosi e celestiali, come quelli che attendono Dante in occasione dell’incontro con Beatrice.
La fantasia dantesca asseconda le suggestioni e la visione registica di Andrea Ortis.
Le emozionanti musiche orchestrali di Marco Frisina sorreggono i testi suggestivi di Gianmario Pagano e Andrea Ortis.
Il tutto si svolge su un palco modulare automatico con sollevamento di piani e con
la presenza di elementi scenici costruiti su disegno di Lara Carissimi, con la presenza
di proiezioni di ultima generazione animate in 3D. Non mancano coreografie acrobatiche dirette da Massimiliano Volpini e un suggestivo allestimento luci su disegno di Valerio Tiberi.