Come ogni anno, in occasione della giornata di commemorazione dei defunti, in tutta la Sicilia vengono allestite le tradizionali “Fiere dei morti”, grandi spazi in cui รจ possibile trovare bancarelle che vendono gli oggetti piรน disparati: giocattoli, capi di vestiario e, soprattutto, dolci tipici. Tra i prodotti piรน caratteristici, citiamo i biscotti ossa di morto (detti anche crozzi ‘i mottu in dialetto) o i pupatelli ripieni di mandorle tostate, i nucatoliย e iย totรฒ, bianchi e marroni, la frutta secca, la cioccolata oย leย rame di Napoli.
Secondo la piรน antica tradizione siciliana, sono proprio questi i dolci della festa che, insieme a frutta secca e frutta di stagione, vengono offerti in dono ai nostri cari venuti a mancare. Un’usanza ancora in voga in molte parti della nostra isola, insieme a quella di far trovare doni ai bambini nella notte tra l’1 e il 2 novembre. Le tradizionali fiere rappresentano per gli isolani un appuntamento ormai consueto dell’inizio di novembre. Per non farvi trovare impreparati, eccovi un elenco delle principali localitร che ospiteranno le Fiere dei Morti:
Catania
Nella cittร etnea, per il secondo anno consecutivo, si terrร la “Notte di Zucchero”, un evento dedicato soprattutto ai piรน piccini previsto per sabato 2 novembre in piazza Universitร e nei laboratori del Teatro Machiavelli, organizzato sotto il patrocinio culturale della Cittร di Catania e con il sostegno dellโAssessorato ai Beni Culturali della Regione Siciliana. La giornata sarร dedicata a giochi, laboratori ludico/educativi, attivitร ricreative, spettacoli musicali e teatrali, dedicati ad intrattenere i piรน piccoli. Inoltre,ย presso la sede dell’ex mercato ortofrutticolo di San Giuseppe La Rena dal 26 ottobre al 2 novembre, si terrร la tradizionale Fiera dei morti, esposizione conosciuta anche come “Fiera del Giocattolo”.
Leggi anche:ย Catania, al via la Fiera dei Morti 2019: orari e programma Leggi anche:ย Catania, come raggiungere la Fiera dei Morti 2019Siracusa
La cittร di Siracusa ospiterร la tradizionale Fiera dei Morti, dal 28 ottobre al 2 novembre. Il mercato quest’annoย sarร trasferito fuori Ortigia, in via Sant’Orsola, viale dei Comuni e via Giarre, nel rione Santa Panagia. La fiera, come da tradizione, sarร suddivisa nei due settori merceologici, quello tipico della ricorrenza, cioรจ venditori di dolciumi e prodotti tipici, e quello dei giocattoli e abbigliamento.
Tremestieri Etneo
Il tradizionale Mercatino dei Morti sarร allestito in concomitanza alla festa dell’Iris e dell’Arancino, dal 31 ottobre al 3 novembre, presso ilย parco intitolato a Padre Salvatore Consoli, sulla via Marletta, accanto la Chiesa Madre di Tremestieri Etneo. In quest’occasione, le tradizioni del paese saranno declinate in tutte le specialitร e i campi tipici. Il mercatino dei morti non prevederร soltanto l’area food, ma anche l’artigianato d’eccellenza, la mostra dei carretti siciliani e l’intrattenimento per bambini e tutta la famiglia.
San Pietro Clarenza
A San Pietro Clarenza, la tradizionale fiera dei morti, giunta alla sua quinta edizione, avrร luogo in Piazza della Vittoria e in via Risorgimento, dal 31 ottobre al 2 novembre, con espositori di vario genere merceologico, biscotti tipici del periodo, artigianato locale, stand di giocattoli e artisti di strada.
Caltanissetta
A Caltanisetta la tradizionale Fiera dei Morti prende il nome di “Festa della Martorana e do Pupu di Zuccaro”, e si terrร in pieno centro storico, dal 30 ottobre al 2 novembre. Qui saranno in esposizione e venditaย prodotti dolciari tipici della ricorrenza, come “Frutta Martorana”, “Pupi di Zuccaru”, “Moscardini”, “Rametti” e prodotti collaterali come giocattoli e oggetti di artigianato vario.
Palermo
A Palermo, dal 30 ottobre al 2 novembre, si terrร “La Notte di Zucchero. Festa di Morti, Pupi e Grattugie” in occasione della Festa dei morti. Il nome particolare dato alla festa deriva dalla leggenda secondo cui, proprio nella notte tra l’1 e il 2 novembre, i defunti che andavano a trovare i loro cari, grattavano i piedi dei bambini che si erano comportati male, utilizzando appunto una grattugia.