Porta con sé uno strascico di polemiche il caso di meningite diagnosticato all’Ospedale “Gravina” di Caltagirone, con un botta e risposta tra i familiari del paziente, che accusano l’ospedale di non aver diagnosticato la malattia, e l’ASP di Catania, che ha duramente rispedito al mittente le accuse, definite “gravi, diffamatorie e lesive della professione medica”, nonché dell’immagine del sanatorio.
“Stupisce leggere su Facebook – si legge nel comunicato –, su profili di familiari del paziente, ricostruzioni secondo le quali i sanitari del ‘Gravina’ non sarebbero riusciti a porre la diagnosi, che sarebbe stata formulata, invece, in un altro Presidio Ospedaliero. Tutto ciò non corrisponde al vero e nel rispetto della riservatezza delle condizioni di salute del paziente si farà esclusivamente riferimento a quanto già reso noto da familiari.
Sono altresì da condannare le gravi affermazioni che istigano alla violenza contro gli operatori, procurano un immotivato allarme e diffamano i medici, in particolare i professionisti che hanno prestato le cure al paziente e hanno costantemente informato i familiari”.
Secondo la ricostruzione dell’azienda sanitaria provinciale, il paziente D.R., 28 anni, avrebbe visitato per tre volte il pronto soccorso, in date 5, 9 e 25 settembre, accusando problemi all’orecchio e venendo perciò sottoposto a visite specialistiche, esami di laboratorio e a TAC encefalo, senza che venissero rilevate alterazioni patologiche.
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Il 25 settembre il paziente viene quindi spostato in Malattie Infettive, dove viene sottoposto ad approfondimenti diagnostici. D.R., tuttavia, dai controlli era risultato privo di rilievi patologici e l’unica complicanza era una leggera febbre.
Il 1 ottobre, infine, il paziente sarebbe stato sottoposto a una visita neurologica, dove alcuni sintomi avevano fatto sospettare una meningite virale. In seguito viene pertanto eseguita una risonanza magnetica e viene effettuato un prelievo per l’esame del liquor, inviato al Policlinico di Catania per le procedure del caso. I risultati degli esami hanno poi confermato la diagnosi di meningite virale formulata dai medici del “Gravina”, dimostrando così di aver seguito l’iter correttamente. Attraverso la ricostruzione degli eventi e il comunicato, dunque, i medici del “Gravina” smentiscono le accuse di malasanità lanciate via social, smontando un caso che aveva già fatto discutere.