La Sicilia occupa per l’ennesima volta le ultime posizioni di una graduatoria: si tratta, questa volta, di quella stilata in seguito ad alcune statistiche pubblicate da Eurostat in relazione al tasso di occupazione per diplomati e laureati di età compresa tra i 20 ed i 34 anni.
Secondo quanto riportato dalla classifica in questione, la nostra Regione apparirebbe, insieme a Calabria e Basilicata, distante anni luce rispetto ad altri Paesi d’Europa.
In primo luogo, i dati indicano che i laureati tra i 30 ed i 34 anni raggiungono un picco del solo 30% nelle regioni del Sud Italia (in particolare dall’Abruzzo in giù, comprese Sicilia e Sardegna).
Un dato preoccupante, certo, ma purtroppo non destinato a rimanere il peggiore. Appaiono ancor più gravi, infatti, le realtà degli under 34 in possesso del solo diploma, soprattutto in Sicilia. La percentuale di siciliani diplomati in grado di trovar lavoro nel 2018 è pari al 27,3%: un tasso non solo più negativo rispetto a quelli della Calabria (31,3%) e della Basilicata (31,4 %), ma aggravato rispetto al 2017 in cui si era registrato il 32,2% di occupazione.
E che prospettive sono riservate a chi, invece, possiede la laurea? Il prospetto sembrerebbe rimanere praticamente immutato. Tra le ultime regioni coinvolte nell’outlook regionale 2019 di Eurostat, quattro di queste sono regioni del Sud Italia: Sicilia (32,2%), Calabria (33%), Puglia (37,1%) e Basilicata (38,3%), lontane almeno 50 punti dai numeri dell’Unione Europea presa nel suo complesso (85,5%).