Dalla fine di agosto quello che ha avuto inizio come uno scherzo goliardico in un quartiere catanese è diventato un vero e proprio fenomeno virale. Si tratta di Samara, la protagonista del film horror di The Ring che da circa una settimana può essere avvistata in diverse città d’Italia.
Dopo le segnalazioni della sua presenza in più parti di Catania già dal giorno successivo al primo avvistamento a Librino, gli avvistamenti in tutta la Sicilia sono stati numerosissimi: da Noto a Palermo, Adrano e Biancavilla. Ma lo scherzo è diventato talmente virale che a distanza di poco tempo è riuscito a valicare i confini regionali ed espandersi nel resto d’Italia. I primi avvistamenti oltre lo Stretto si sono verificati prevalentemente in Campania, nella provincia napoletana: Samara sarebbe infatti stata vista passeggiare per le vie di Casoria e Afragola, oltre le segnalazioni della sua presenza nel quartiere di Scampia.
Ma gli ultimi avvistamenti di Samara arrivano dalla Capitale: sarebbero decine le manifestazioni della spaventosa ragazza in bianco segnalate a Roma, in particolare nella zona di San Basilio e nella periferia est della città. Tuttavia sembrerebbe che il fenomeno stia lentamente conquistando l’intera Italia, dato che arrivano segnalazioni di avvistamenti anche dalla Calabria e dalla Sardegna, in particolare nella zona di Catanzaro e nel Cagliaritano.
La voglia di divertimento di fine estate ha portato tantissime persone a emulare lo scherzo della ragazza vestita di bianco e con i lunghi capelli neri davanti al volto, causando anche numerosi problemi. Sono infatti stati diversi i pestaggi nei confronti dell’esecutore dello scherzo, a volte motivati anche dalla paura che la visione della “ragazza horror” scatenerebbe nelle sue vittime, causata anche dalla presenza di un coltello finto tra le mani della giovane. Ma quella che è diventata la “challenge” del momento può anche rivelarsi molto pericolosa per chi la mette in pratica: oltre il rischio di pestaggio, per molti quella di Samara è diventata una vera e propria “caccia alla preda”, senza contare il rischio di denuncia per “procurato allarme” che prevede come sanzione la detenzione fino a sei mesi o una multa che può raggiungere la cifra di 500 euro.
La speranza è dunque che lo scherzo rimanga tale con reazioni scherzo sempre contenute e che il fenomeno passi come ogni moda senza causare troppi problemi o sfociare nel pericolo o nella perdita totale di controllo, come spesso accade con le “challenge” del momento.