Catania

Acireale, Pal’Art Hotel passa al Comune: “Resta il rischio per la stagione dei concerti”

In conferenza stampa Giuseppe Rapisarda chiarisce i dubbi sul futuro del palazzetto.
Situazione di difficile per il Pal'Art Hotel di Acireale: il Comune di Acireale rileverà la struttura, ma esiste ancora un rischio per i concerti e la musica live nella Sicilia orientale. In conferenza stampa Giuseppe Rapisarda chiarisce i dubbi sul futuro del palazzetto.

Momenti difficili per il Pal’Art Hotel: durante quello che è il passaggio di consegne tra la curatela fallimentare ed il Comune di Acireale, sono a rischio più di un settore lavorativo. Primo tra tutti, quello turistico: è FederAlberghi a lanciare l’allarme, definendo le ultime notizie “non certo di conforto per l’intero comparto ricettivo alberghiero. Il PalaTupparello”, si continua a leggere nella nota, “è l’unica struttura in Sicilia che nel corso dell’anno ospita eventi musicali di respiro nazionale ed internazionale capaci di generare flussi turistici.”

In effetti, il turismo legato agli eventi musicali e culturali “è in continua espansione“, continua FederAlberghi,  una struttura come il PalaTupparello è di fondamentale importanza per il territorio e per gli alberghi del comprensorio, soprattutto perché gli eventi realizzati prettamente nei periodo autunnale/invernale contribuiscono alla destagionalizzazione dei flussi turistici e danno una boccata d’ossigeno in un periodo assai duro per la attività turistico – alberghiere”.

 

“Un solo giorno senza gestione potrebbe essere fatale per la struttura che ha bisogno di una manutenzione quotidiana”, commenta Giuseppe Rapisarda, promoter siciliano che negli anni ha organizzato al Pal’Art Hotel di Acireale tutti i concerti più importanti contribuendo, con il suo lavoro, a fare di Acireale una vera e propria “città della musica”. “Se sono queste le premesse il Pal’Art Hotel sarà presto abbandonato al suo destino”, conclude, ricordando come“la stagione dei concerti è a serio rischio e la Sicilia potrebbe essere esclusa da tutti i tour nazionali”.

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“Una volta che lasceremo l’impianto verrà staccata l’energia elettrica, non ci sarà più un sistema di videosorveglianza, verranno estinte le polizze assicurative, il servizio di pulizia verrà disattivato e non ci sarà nessuno in grado di affrontare le emergenze quotidiane. Il Pal’Art Hotel sarà così abbandonato al suo destino e, in queste condizioni, sono a rischio tutti concerti autunnali già programmati. Questo non è allarmismo ma è una semplice analisi dei fatti”, continua Rapisarda, che specifica di non “citare gli studi delle Università internazionali sui benefici che l’organizzazione di concerti e grandi eventi porta sul territorio, ma solo citare fatti concreti. Per ogni concerto, oltre alla produzione nazionale, vengono impegnati più di 200 unità locali che lavorano per assicurare il buon svolgimento dello show”.

“Alla luce di questo”- conclude Rapisarda –  “non è possibile pensare di rimandare la gestione del Pal’Art Hotel ad un lontano bando Europeo. Il problema è adesso. L’impianto non può essere abbandonato neanche per un solo giorno. Su una cosa così importante non ci si può permettere di improvvisare”. E, su questo, il Comune di Acireale sta già lavorando, scegliendo di rilevare la struttura del Tupparello: scelta che costa e che impone anche una serie di impegni in termini di gestione, sorveglianza e manutenzione, ma quanto mai importante. Si rischia di perdere tutto se non si garantisce continuità all’attività pur nella evidente e legittima necessità per il Comune di avere tempo e spazio per programmare i percorsi futuri.


Pal’Art Hotel Acireale, Rapisarda: “Chiedo al Comune di garantire gli eventi


A tal proposito, l’Onorevole Nicola D’Agostino, deputato all’Assemblea Regionale Siciliana, ha esposto gli obiettivi dell’Amministrazione Comunale: prendere possesso dell’intera area, (compresa quella dell’alloggio del custode di cui nessuno parla più), organizzare una immediata ricognizione dello stato del Palasport, fare un bando, anche temporaneo, nelle more della conclusione della ricognizione, per l’affidamento della gestione, infine, ultimata la ricognizione, fare un bando per la concessione pluriennale e riserva per il Comune di organizzare degli eventi per un numero di giorni l’anno. “Ovviamente”, conclude D’Agostino, “nell’attesa dei due bandi, per evitare costi suppletivi di sorveglianza che evitino gli scontati saccheggi, sarebbe intelligente prorogare la concessione agli attuali gestori, anche al fine del rispetto degli impegni contrattuali”.

A contrastare la chiusura del Tupparello interviene anche l’Assessore Regionale al Turismo e Spettacolo Manlio Messina, affermando come questo sia “un bene non solo di Acireale ma di tutto il territorio siciliano” e cheil territorio non può perdere una risorsa così importante di ricchezza economica e di immagine. Obiettivo dell’Assessore è quella di “chiedere ad IRFIS la loro posizione ufficiale e invitarli ad interloquire con la curatela fallimentare.”

Concorda anche Anthony Barbagallo, parlamentare regionale del Partito Democratico, che promette di “presentare un’interpellanza per conoscere la posizione di IRFIS su questa vicenda e sollecitare l’intervento del governo regionale”. Schierato contro la chiusura del Tupparello, ricorda ancora una volta come si rischi “di mettere a repentaglio la stagione dei concerti, escludendo la Sicilia dai tour nazionale con pesanti ricadute sul tessuto economico che ruota intorno all’organizzazione degli eventi. La struttura va tutelata,conclude, “allontanando qualunque ipotesi di chiusura”.

Scritto con la collaborazione di Denise Bernadette Ricci.