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Sicilia, 66 comuni sciolti per mafia dal ’91 ad oggi

L'identikit offerto dal rapporto di Avviso Pubblico in merito alle infiltrazioni mafiose negli enti locali: la Sicilia conta 66 comuni sciolti nell'arco di quasi 30 anni.

Secondo il rapporto di Avviso pubblico, dal 1991 fino ad oggi, sono 249 i Comuni sciolti per mafia in Italia. In Sicilia i Comuni coinvolti nella procedura di verifica per infiltrazioni della criminalità organizzata sono 69, di cui solo 66 sono stati sciolti per mafia dal 1991 ad oggi.

Secondo il rapporto, la Regione siciliana presenta un quadro piuttosto variegato in merito ai Comuni coinvolti: 9 di questi sono stati sottoposti a gestione commissariale, distribuiti tra le province dell’Isola. Inoltre, 12 amministrazioni locali sono state sciolte più volte per infiltrazione mafiose; di queste, 11 hanno subito due scioglimenti, mentre 1 ne ha subiti ben tre. A tal proposito, si tratta dei Comuni di: Altavilla Milicia (1996, 2014); Bagheria (1993, 1999); Caccamo (1993, 1999); Campobello di Mazzara (1992, 2012); Cerda (1991, 2006); Mascali (1992, 2013); Niscemi (1992, 2004); Riesi (1992, 2006); San Giovanni La Punta (1993, 2003); Scicli (1992, poi annullato, 2015); Villabate (1999, 2004); Misilmeri (1992, 2003, 2012).

I Comuni coinvolti maggiormente sono quelli che si trovano nella fascia medio-grande (10.000-oltre 50.000 abitanti), con il dato più rilevante relativo alla porzione di comuni aventi popolazione compresa tra 20mila e 50mila abitanti: il 38% di questi ha subito almeno uno scioglimento.