Stamattina l’Etna si è svegliata con un nuovo sussulto e una ripresa dell’attività vulcanica. Come comunicato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – Osservatorio Etneo, le reti di monitoraggio hanno infatti registrato, intorno alle 8 di stamane, una repentina variazione dei parametri monitorati.
Come emerge dalle telecamere di monitoraggio, si è registrata una attività esplosiva ai crateri sommitali, in particolare dal cratere Voragine. Già nei giorni scorsi si era registrata una breve eruzione con dense, e relativamente intense, emissioni di cenere nella zona, documentate anche dal vulcanologo Boris Behncke in data 13 giugno da Tremestieri Etneo.
“Le emissioni di cenere vengono dal cratere Voragine – specifica Behncke –, il ‘più pigro ma potenzialmente più violento’ dei crateri sommitali dell’Etna, che per più di tre anni ha solo emesso gas, per un periodo anche ad altissima temperatura, ma la cui ultima vera attività eruttiva è stata quella del 24-25 maggio 2016″.