Speciale Sant'Agata

Candelora d’oro: origini e premiati della massima onorificenza catanese

Qualche cenno storico sulla Candelora d'oro, considerata la massima onorificenza catanese. Il premio viene assegnato a cittadini illustri che si sono distinti in vari campi della cultura o dello sport.

Domani 2 febbraio, alla vigilia delle festività agatine, verrà assegnata come ormai da ventuno edizioni la Candelora d’oro. Si tratta di un riconoscimento assegnato a personalità della comunità catanese che si sono distinti in diversi campi, dalla cultura allo sport, al volontariato. Per questo motivo si vuole premiare l’immagine positiva di Catania e della Sicilia rappresentata dai premiati.

La prima edizione, istituita nel 1998, vedeva premiato l’allora sindaco Enzo Bianco, ex-ministro dell’Interno. La successiva edizione invece vide premiato l’attore Turi Ferro, uno dei più famosi artisti catanesi e scomparso solo due anni dopo. Nei vent’anni successivi, si sono distinti sia sportivi e astronauti come Rossella Fiammingo (edizione 2016) e Luca Parmitano (edizione 2014), che giornalisti e scrittori cone Igor Man (anno 2005) e Pietrangelo Buttafuoco (anno 2009), passando per personalità dello spettacolo come Rosario Fiorello, che fu insignito nella scorsa edizione.

L’edizione di quest’anno secondo il sindaco Pogliese, ha voluto dare uno sguardo al futuro, per essere “un riconoscimento ai valori positivi della conoscenza e dell’innovazione come proiezione di speranza e di cambiamento”. Il prescelto di quest’anno infatti è il genio italiano dell’informatica, Salvatore Aranzulla. Il catanese di Mirabella Imbaccari sarà premiato domani alle ore 20 presso il Palazzo degli Elefanti, nella cerimonia che vedrà anche la rituale accensione della lampada votiva in onore della Santa Patrona.