Si è praticamente concluso con un nulla di fatto il Consiglio di Stato riunitosi quest’oggi e convocato dal nuovo presidente della Figc Gravina. Il motivo sembra essere abbastanza chiaro e riconducibile all’incredibile posizione presa dalla Lega B nell’andare, la scorsa settimana, a presentare domanda cautelare, poi successivamente accolta, al Consiglio di Stato.
Da quel provvedimento cautelare in poi, si dovrà aspettare il nuovo Consiglio di Stato che si riunirà il prossimo 15 novembre, nonostante sia stato chiesto da più fonti l’anticipo all’8 novembre, anche questo rigettato dalla giustizia. Tempo tiranno quindi, che fa sorgere il dubbio sia stato prolungato volutamente e sulla quale ha indubbiamente giocato la Lega B, a partire dal suo presidente Balata, vero uomo simbolo di questa ingiustizia sportiva insieme a Fabbricini, e dai 19, dispari, presidenti delle squadre della serie cadetta.
Ripartono tutti i campionati di terza serie per intero, a partire dal Catania che tornerà in campo sabato sul campo del Potenza, per la sua terza trasferta consecutiva nelle ultime tre gare disputate, avendo saltato la partita interna al Massimino contro la Viterbese Castrense. Questo è solo uno dei tanti paradossi e dei danni che tutto questo insulso baccano ha provocato alle squadre coinvolte in questo fantomatico ripescaggio, che adesso dovranno accontentarsi di un maxi-risarcimento. E vedremo, lasciateci almeno il dubbio dopo tutta questa spazzatura, quanto sarà maxi…
Il nuovo presidente Figc Gabriele Gravina ha adottato una scelta conservativa e attendista, non volendo direttamente mettere le mani in pasta al format ma allungano ancora i tempi per metà novembre, in attesa del nuovo Consiglio di Stato, così come dichiarato ai microfoni di TMW: “Oggi abbiamo fatto una riflessione attenta, partecipata, su due aree. Una di natura legale-formale riguardante la giustizia sportiva e ordinaria e abbiamo deciso che a oggi c’è un provvedimento cautelare del Consiglio di Stato che questa mattina ha respinto il ricorso della Ternana stabilendo inoltre la non anticipazione dal 15 novembre all’8 novembre della discussione in merito. Prendiamo atto di questa posizione e lo rispettiamo, ma abbiamo fatto una riflessione in merito alla tutela del valore sportivo della competizione. Siamo tutti uomini di calcio, sappiamo che in quella data saranno già state disputate 13 gare di Serie B e faremo una riflessione tenendo conto di quanto detto prima“.
“Quello che io ho ritenuto sullo strappo – ha continuato Gravina – sulle tensioni e sulla causa di questo caos è descritto negli atti di diffida che ho mandato al Commissario. È stato violato un principio fondamentale, quello di non rispetto ad alcuni articoli del nostro statuto e delle NOIF. Quando si fa parte del mondo del calcio abbiamo il dovere di non pensare solo a quelli che sono degli aspetti quantitativi o di un mondo legato a interessi specifici, al nostro orticello o alle nostre stanze. Capisco che sia molto semplice ipotizzare 19 o 22, maci sono degli interessi più importanti in ballo come quelli dei tifosi, degli appassionati che sono parte in causa. Il Consiglio Federale, e io personalmente, ha auspicato che da domenica giochino tutte perché dobbiamo dare una risposta. È un invito che spero tutti possano accogliere perché non si può pensare di essere incerti nel dare continuità alla competizione sportiva, è l’ora di tornare a giocare al calcio. Subito dopo il 15 novembre ci sarà un nuovo Consiglio Federale sul giudizio che darà il CdS per risolvere in via definitiva il caos creatosi in Serie B. Da qui a fine anno cercheremo di organizzare un Consiglio al mese per porre soluzione alle tante problematiche del calcio nel migliore modo possibile e nel minor tempo possibile“.
Nel frattempo, per completezza di informazioni, è stato rigettata l’istanza cautelare presentata dal Calcio Catania al Consiglio di Stato; riunitosi stamane, prima del Consiglio Federale, si è optato per il rigetto a favore di una maggiore esigenza relativamente al corretto svolgimento della Serie B.