Nellโunica data in Sicilia del โPrisoner 709 Tourโ il cantautore pugliese โ che da sempre regala al proprio pubblico concerti dallโimpianto scenico straordinario โ si รจ davvero superato: sul palco, oltre alla fidata band e lโimmancabile Diego Perrone (seconda voce), anche due coriste e quattro ballerini che hanno permesso di alzare lโasticella dello spettacolo.
Il concerto si compone di due parti: i primi 10 pezzi in scaletta sono tratti dallโultimo lavoro in studio. I brani di โPrisoner 709โ vengono suonati senza sosta permettendo allโartista e al pubblico unโimmersione totale nel concept del disco, ritratto dei dissidi interiori del cantante derivanti dalla scoperta del suo problema di acufene. Un senso di reclusione interna, espressa tramite unโenorme bolla dalla quale appare Caparezza durante la prima canzone, Prosopagnosia; a guardia dei corvi armati di chiavi, quei corvi che annebbiano di problemi le nostre menti, impossibili da scacciare e con i quali bisogna imparare a convivere.
Dopo lโormai celebre primo singolo, omonimo dellโalbum, Prisoner 709, continua la sequenza di brani tratti dallโultimo disco: Confusianesimo (dove il cantante predica pulizia di coscienza davanti a una lavatrice alata cui รจ stato eretto un altare), Una Chiave (con Michele che si libra in volo su di unโenorme chiave alata), Ti Fa Stare Bene (con tanto di palloni giganti colorati lanciati sulla folla), Migliora La Tua Memoria Con Un Click (brano scritto in collaborazione con Gazzรจ), Larsen (con orecchi giganti in giro per il palco ed un assolo di tromba da applausi nel finale), Autoipnotica (dove Capa utilizza uno strano lettino dโospedale a moโ di automobile), ed il reprise di Prosoganosia a conclusione della prima parte dello spettacolo.
Dopo la chiusura del set dedicato al nuovo disco, Caparezza torna in scena (rotolando fuori dalle grosse labbra poste al centro dello stage per lโoccasione) ed omaggia finalmente tutti i presenti tornando alla sua classica esuberanza, ma soprattutto ai colori che vengono risaltati dopo i bianchi e neri della prima parte, capaci di amplificare le sensazioni trasmesse dallโalbum.
Arriva dunque il secondo momento dello spettacolo: questa fase, definita โevasioneโ, non vede piรน celle e guardie, ma coriandoli e luci, con una scaletta che riprende i brani di maggiore successo degli album precedenti. ร il momento di saltare, cantare a squarciagola ed essere rapiti dallโeuforia: si va da Fuori dal tunnel a Legalize the Premier (non poteva di certo mancare in tempo di campagna elettorale), passando per Non me lo posso permettere, Jodellavitanonhocapitouncazzo e Vieni a ballare in Puglia, durante la quale appare uno spaventapasseri enorme sullo stage.
In realtร , questโultimo รจ solo il pretesto per menzionare il celebre dipinto di Vincent Van Gogh, โCampo di grano con volo di corviโ, incipit perfetto per lโultimo pezzo in scaletta: lโadrenalinica Mica Van Gogh.
Lโencore, che mette il punto esclamativo al live, รจ costituito da: Avrai ragione tu (con armata bolscevica a seguito), Vengo dalla Luna ed Abiura di me. Sogno di potere, infine, fa da outro durante i ringraziamenti, le foto ed i saluti di rito.
โPrisoner 709 รจ un album sulla mia prigioniaโ affermava Caparezza alla presentazione del disco. In veritร , allโuscita del Palasport, ad essere prigionieri โ della sua arte โ sono tutti coloro che hanno assistito allโesibizione. Ancora una volta lo show di Michele Salvemini รจ stato in grado di sorprendere il pubblico, anche quello che conosce bene le capacitร del cantante dal vivo. Le doti innate dellโartista pugliese hanno dato alla luce un vero e proprio circo musicale: girando per lo Stivale, il suo carrozzone fa di ogni brano unโattrazione che, oltre a valere da sola il prezzo del biglietto, getta dietro le sbarre della meraviglia ogni amante dello spettacolo.