Università di Catania

Università, copiavano agli esami usando Whatsapp e auricolari

L'operazione "100 e frode" ha scoperto alcuni studenti che si servivano di smartphone e auricolari, attraverso i quali si facevano suggerire le risposte corrette agli esami, per riuscire a passare sia scritti che orali .

È successo all’Università di Foggia. Alcuni studenti del dipartimento di Economia sono adesso indagati per aver superato delle prove d’esame grazie all’aiuto di suggeritori esterni. I sospetti sono nati dopo la scoperta dell’esistenza di due studenti che avevano superato alcune prove d’esame presso la Facoltà di Economia dell’Università di Foggia  servendosi di uno smartphone collegato ad un auricolare attraverso il quale le domande venivano ripetute telefonicamente ai “suggeritori”, che fornivano le risposte.

Il metodo ha funzionato sia per esami orali che scritti. Nel secondo caso, le tracce dei compiti venivano fotografate e trasmesse, mediante WhatsApp. I due studenti sono stati scoperti e sono partite le indagini. L’operazione della Guardia di Finanza dal nome “100 e frode” ha fatto luce sull’increscioso evento, che ha coinvolto tra studenti e soggetti esterni un totale di 21 indagati.

L’Università di Foggia, alla luce di questi fatti, ha inviato una nota stampa per precisare la posizione dell’ateneo: ”In relazione all’inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza e diffusa in giornata da diversi organi di stampa, l’Università di Foggia tiene a precisare che metterà a disposizione degli organi inquirenti tutte le informazioni e le documentazioni di cui dispone, riservandosi ogni ​​consequenziale azione che sarà decisa dagli organi collegiali dell’Ateneo, al fine di tutelare i sacrifici degli altri Studenti dell’Università di Foggia”.
Niente da fare per i copioni 2.0, che hanno cercato la via più facile anziché mettersi a  studiare.