Ricorre oggi l’anniversario del martirio civico di Giuseppe Fava, giornalista e scrittore amante della verità e che in nome di questo valore ha combattutto la sua battaglia contro Cosa nostra. La sua eredità e le manifestazioni che oggi si terranno per la sua commemorazione dimostrano vividamente che il movimento contro le mafie è ancora oggi attivo e vitale.
Esattamente trentaquattro anni fa moriva a Catania, ucciso dalla mafia, Giuseppe Fava. Giornalista, scrittore, intelletuale siciliano, Pippo la sera del 5 gennaio 1984 si trovava nei pressi del teatro Stabile di Catania. Non fece neanche in tempo a scendere dalla sua vettura che il suo cranio venne trapassato da cinque proiettili. Colpi precisi, mirati a toglierli la vita, a farlo fuori. Perchè Pippo con le sue inchieste aveva raccontato tanto sulle attività mafiose che colpiscono la nostra isola e per alcuni stava parlando troppo. Pensarono che facendolo tacere per sempre, freddandolo brutalmente, la sua voce si sarebbe zittita una volta per tutte.
Si sbagliavano, evidentemente. Visto che ben trentaquattro anni dopo quella notte di sangue, la voce di Pippo, il suo operato, la sua fervente attività contro la mafia continuano ad essere ispirazione, modello e impulso per chi ha raccolto in eredità il suo impegno civico e morale (e non sono pochi). Molte sono infatti le associazioni e i movimenti che si uniscono attorno alla figura di questo giornalista amante della verità. Tutti i loro membri, come anche le tante persone che pur non essendo associate si sentono vicine agli ideali promossi da Giuseppe Fava, oggi, 5 gennaio 2017 alle ore 17:00 si riuniranno a piazza Roma per un corteo che si spingerà sin in via Fava.
La commemorazione in onore di Giuseppe Fava continuerà alle 18:00 con un presidio accanto alla lapide del giornalista, per poi proseguire alle 19:00 al teatro Verga con un incontro-dibattito a cui prenderà parte anche Claudio Fava, la proiezione di un trailer- film e la consegna del premio Fava 2018 alla memoria di Daphne Caruana Galizia. A questo già ricco programma si aggiunge la possibilità di visitare “Il Giardino di Scià”, bene confiscato alla mafia e assegnato a Gapa, i Siciliani Giovani, Arci e Fondazioen Fava che lo gestiscono e curano tutt’ora. La giornata di commemorazione si concluderà alle 21:00 in via Cordai, nella sede del Gapa, dove si svolgerà un’assemblea della redazione “I Siciliani giovani”.