Evento in programma nel ricordare i 40 anni dall'uccisione di Pippo Fava, una delle più importanti voci siciliane.
pippo fava
Dagli archivi Rai un video storico che racconta la città catanese e i suoi abitanti.
Ricorre oggi l’anniversario del martirio civico di Giuseppe Fava, giornalista e scrittore amante della verità e che in nome di questo valore ha combattutto la sua battaglia contro Cosa nostra. La sua eredità e le manifestazioni che oggi si terranno per la sua commemorazione dimostrano vividamente che il movimento contro le mafie è ancora oggi attivo e vitale. Esattamente trentaquattro anni
Oggi pomeriggio, nell’aula studio di Palazzo “Dusmet” (dipartimento di Scienze politiche e sociali, via Dusmet 163, Catania), un interessante incontro prenderà vita, articolandosi intorno alla campagna #MandiamoInPensioneOrioles. Una giornata intitolata “Giornalismi e unicorni”, in occasione della quale Luca Salici intervista Riccardo Orioles.
5 gennaio 1984, una data che rimarrà nel cuore della città e dei catanesi: Giuseppe Fava, detto Pippo, giornalista e grande uomo veniva freddato da cinque colpi di pistola. Ai tempi, le più alte cariche della città avevano attribuito il delitto a un movente di passione e successivamente a uno economico perché a “Catania la mafia non esiste”. Oggi si fanno i conti con la perdita di un
Rifiuti ed ecomafie, paesaggi delle mafie, migrazioni diritti e confini, strumenti legali di contrasto alla criminalità, il giornalismo televisivo di Giuseppe Fava. Su questi argomenti sarà incentrata la seconda edizione dei laboratori d’Ateneo su “Territorio ambiente e mafie”, che è stata avviata in questi giorni. L’iniziativa è rivolta a tutti gli studenti dell’Università di Catania, che
“Io ho un concetto etico del giornalismo. Ritengo infatti che in una società democratica e libera quale dovrebbe essere quella italiana, il giornalismo rappresenti la forza essenziale della società. Un giornalismo fatto di verità impedisce molte corruzioni, frena la violenza la criminalità, accelera le opere pubbliche indispensabili, pretende il funzionamento dei servizi sociali, tiene
“Io ho un concetto etico del giornalismo. Ritengo infatti che in una società democratica e libera quale dovrebbe essere quella italiana, il giornalismo rappresenti la forza essenziale della società. Un giornalismo fatto di verità impedisce molte corruzioni, frena la violenza la criminalità, accelera le opere pubbliche indispensabili, pretende il funzionamento dei servizi sociali, tiene