All’interno del vulcano siciliano l’attività non ha mai sosta: dopo un relativamente breve riposo, l’Etna sta ricominciando un’intensa attività di degassazione, riprendendo lentamente il suo dinamismo. La degassazione vulcanica è quel particolare processo che precede o segue un’attività eruttiva; costituisce nell’espulsione di gas come anidride carbonica, azoto, idrogeno, acido cloridrico e così via, gas fondamentali per la vita nel nostro pianeta perché vanno ad arricchire l’atmosfera, che sembra essersi formata appunto in questo modo.
Nonostante questo principio di vivacità, tuttavia, non c’è emissione di cenere vulcanica e quindi questo non sembra preannunciare una nuova attività eruttiva nell’immediato momento né problematiche inerenti al lavoro aeroportuale. Secondo gli esperti dell’Ingv però questo indica il continuo flusso di lava all’interno della nuova bocca apertasi a sud-est. La colata dunque continua a scorrere, sovrapponendosi agli altri strati formatisi negli anni e che hanno dato luogo all’edificio vulcanico come lo conosciamo noi. L’attività eruttiva, dopo essersi recentemente mostrata in tutto il suo splendore in varie foto e video su internet, adesso procede in questo modo: a quota 2.800 metri la lava si innesta in colate laviche precedenti, scomparendo alla vista e una volta percorsa la sua strada vischiosa, riemerge a circa 2.300 metri di altezza, ma in una zona desertica e priva di centri abitati.
Sembra dunque che momentaneamente non ci sia più da temere da parte del nostro vulcano, ma la sua attività non si arresta e continua a farsi sentire. Converrà dunque tenere sempre gli occhi aperti, così da non lasciarsi sfuggire i particolari spettacoli che l’Etna ci offre.