Una tecnica di memorizzazione che affonda le sue radici nella retorica greca ma che è stata dimostrata efficace ancora ai nostri giorni.
Immaginare di collocare nomi o concetti all’interno di luoghi fisici conosciuti aiuta a ricordarli più facilmente, sia a breve che a lungo termine. A confermarlo è una ricerca pubblicata su Neuron, secondo la quale questa tecnica potrebbe potenziare moltissimo anche i cervelli meno brillanti. Basta solo un po’ di allenamento.
Come spiegato su Focus.it, la tecnica trae la origine da un espediente utilizzato per caso dal poeta lirico greco Simonide di Ceo, vissuto nel 550 a.C.. Dopo il crollo di un palazzo, il lirico, rimasto incolume, sarebbe riuscito a ricordare i nomi dei commensali, finiti sotto le macerie, sulla base dei posti in cui erano seduti. Successivamente Conan Doyle, attribuisce questa stessa tecnica a Sherlock Holmes che la utilizzava per le proprie indagini.
Illuminante sulla funzionalità del “palazzo della memoria” è stata una ricerca condotta dagli scienziati della Radboud University (Olanda) e del Max Planck Institute of Psychiatry di Monaco. È stato chiesto a 23 dei 50 migliori memorizzatori del mondo di ricordare una lista di 72 nomi nell’arco di soli 20 minuti. I “cervelloni” hanno riportato correttamente 71 su 72 dei nomi della lista. Hanno partecipato volontariamente alla prova, anche, dei volontari con un cervello nella media. Questi ultimi invece sono riusciti a tenere a mente 26 nomi. Dopo un lungo allenamento con la tecnica del palazzo della memoria, durato sei settimane, i volontari hanno raggiunto risultati notevoli. A distanza di 40 giorni i nomi ricordati erano 62, dopo quattro mesi erano ancora 48.
Le conclusioni degli scienziati hanno evidenziato che i “cervelloni” non hanno un cervello anatomicamente diverso dalla gente normale, l’unica differenza si evince nello stato della mente a riposo: quando la mente è sgombera il cervello dei grandi memorizzatori ha delle migliori connessioni alle aree che assolvono alla memoria. L’allenamento, tuttavia, permette alle menti normali di avere, a riposo, una migliore resa in termini mnemonici. Il vantaggio della tecnica del palazzo della memoria è proprio quello evitare sforzi eccessivi e tenere la mente lucida.