“I giorni della Merla” stanno per arrivare e, come tradizione vuole, il 29, 30 e 31 gennaio saranno i tre giorni più freddi dell’anno.
Da dove deriva questo modo di dire? Diverse sono le leggende che ruotano intorno, oggi ne proponiamo una, quella che la maggior parte della gente, ormai, considera la leggenda ufficiale.
In tempi leggendari, si racconta che gennaio non aveva ancora 31 giorni ma solo 28. Invidioso di una Merla molto ammirata per il suo grande becco giallo e per le penne bianchissime, si divertiva a tormentarla con bufere di neve e vento. Un giorno, la merla, stufa di tutto questo, andò da gennaio e gli chiese: “potresti durare un po’ di meno?”. Ma gennaio, alquanto orgoglioso, rispose: “carissima, proprio non posso.” E così l’anno seguente, la Merla fece una ella scorta di cibo che infilò nel suo nido, rimanendo per tutti i 28 giorni al riparo senza bisogno di uscire.
“Quest’anno sono stata proprio bene, sempre al calduccio, e tu non hai potuto farmi congelare il becco nemmeno un giorno.” Gennaio non digerì bene la notizie e così andò dal fratello febbraio, che aveva 31 giorni, e gliene prese tre. “Cosa vuoi farne?” chiese febbraio ,”vendicarmi di una Merla impertinente” rispose gennaio. Così tornò sulla terra e scatenò una tremenda bufera di neve che durò per tutti i tre giorni. La povera Merla, andata in giro a far provviste, per il forte vento non riuscì a tornare al suo nido. Trovato il comignolo di un camino, vi si rifugiò in cerca di un po’ di tepore. Trascorsi quei tre freddissimi giorni uscì dal comignolo sana e salva, ma le sue candide penne erano diventate tutte nere a causa di fumo e fuliggine. Da allora, gennaio ha avuto 31 giorni e i merli sempre le piume nere.