Verrà ospitato in un’ala dell’ex Convento dei Crociferi il Museo Egizio, annunciato qualche mese fa dallo stesso Dario Franceschini che ne approvava e dava il via nel corso della riunione del Collegio Romano. Una sede distaccata del famoso museo di Torino che non sarà una miniatura dei beni in esubero piemontesi, bensì avrà delle caratteristiche che lo colleghino alla cultura greca del nostro territorio.
Tra le peculiarità del futuro museo egizio, ci sarà quella di ospitare ed esporre più di 2.000 reperti degli scavi di Tebtunis, città fondata nel 1.800 a.C. circa e nella quale sono stati ritrovati papiri, testi di astronomia e astrologia, nonché copie del famoso libro di Nut.
Ed è notizia recente quella che prevede un’accelerazione dei lavori per un’apertura già nel prossimo anno solare, come lo stesso sindaco di Catania Enzo Bianco ha dichiarato dopo l’incontro presso la sede del Ministero dei Beni Culturali insieme all’assessore Orazio Licandro: “Ci sono valide condizioni affinché il Museo Egizio possa tagliare il nastro già nel 2017“, ha affermato il primo cittadino etneo.
La convenzione, stipulata con la Fondazione Museo Egizio piemontese, prevede che a quest’ultima sia lasciato pieno potere circa la scelta degli allestimenti e la definizione del progetto scientifico, oltre che una bozza ed importante decisione su cosa esporre nell’ala dell’ex Convento, in un’area di più di mille metri quadrati nei pressi di via Crociferi. Una spesa di due milioni e mezzo, come ha spiegato l’assessore Orazio Licandro, è stata preventivata dal Comune di Catania dagli annunciati fondi del ‘Patto per Catania’, somma che si renderà necessaria per l’apertura e la gestione dei primi tre anni.
“Adesso – ha detto Bianco – procederemo con la massima celerità per concludere nel più breve tempo possibile questo progetto, reso possibile grazie ai considerevoli risultati ottenuti con la strategia delle politiche culturali perseguita in questi tre anni e che ha interessato anche le più prestigiose istituzioni museali del Paese“.
“Con la sezione del Museo Egizio – ha concluso inoltre l’assessore Licandro – si consolidano e diventano strutturali quelle attrattive culturali di grande importanza che in questi ultimi anni hanno reso sempre più vivace Catania facendola diventare un rilevante polo d’attrazione. Il Museo Egizio è più di un attrattore culturale ma un più ampio progetto scientifico per la conoscenza della storia della Sicilia nel Mediterraneo che coinvolgerà anche gli istituti di ricerca“.