Tra le sale ottocentesche del Castello di Carini sorge il Mops – Museo dell’Opera dei Pupi Siciliani.
Dal 2 aprile la città d’arte palermitana apre le porte a pupi, scenari, sipari e marionette sicule create a partire dalla metà dell’800 ad oggi, tutti facenti parte della collezione di Angelo Sicilia, studioso e drammaturgo, nonché direttore dell’Associazione Marionettistica Popolare Siciliana nota anche per aver dato vita al celebri “Pupi antimafia”.
“La nostra compagnia teatrale dell’opera dei pupi siciliani – sottolinea Angelo Sicilia – denominata “Marionettistica Popolare Siciliana”, ha una rilevante esperienza nel campo della gestione museale, in quanto nel 2008 ha fondato e gestisce tuttora il Museo dell’Opera dei Pupi siciliani di Caltavuturo e ha fondato e gestito dal 2010 al 2014 il Museo dei Pupi di Marsala. Dal punto di vista teatrale, la nostra compagnia – che è da anni membro di Unima (Union Internationale de la Marionnette) – ha un’esperienza ventennale e ha creato nel 2002, unica compagnia in Europa, il ciclo delle rappresentazioni dell’Opera dei pupi antimafia”.
L’inaugurazione inizierà alle ore 18.00, con ingresso gratuito, al Castello La Grua di Talamanca e avrà lo scopo non solo di diffusione alla conoscienza dell’antica tradizione teatrale siciliana, di cui Carini è centrale per il famosissimo puparo palermitano Antonio Canino, ma anche di ricerca e formazione nelle scuole e a livello nazionale e internazionale.
Dell’Opera dei Pupi già L’Unesco aveva parlato nel maggio del 2001 proclamandola “Chef-d’oeuvre du patrimoine oral et immatériel de l’humanité”, ossia capolavoro del patrimonio orale ed immateriale dell’umanità e che andrà ad arricchire l’offerta culturale e turistica della città della Baronessa.
Il Museo farà parte della costituenda Rete Siciliana per la Conservazione e la Diffusione dell’Opera dei pupi che accoglie realtà teatrali e museali della Sicilia orientale e occidentale e che ha l’obiettivo di valorizzare l’antica arte dei pupi.