In occasione dell’iniziativa nazionale “La Primavera dell’Università” e per favorire la partecipazione degli studenti e dei docenti all’assemblea, tutte le lezioni della mattinata di lunedì 21 marzo saranno sospese dalle 9.00 alle 12.00. Inoltre, il rettore invita i docenti a dedicare un’ora delle loro lezioni (dalle 15.00 alle 16.00) a discutere con gli studenti sulle problematiche che saranno al centro della giornata.
Lunedì mattina in tutti gli atenei italiani si terranno incontri e dibattiti pubblici per riaffermare il ruolo strategico della ricerca e dell’alta formazione per il futuro del Paese.
A Catania, nell’ auditorium De Carlo dei Benedettini, a partire dalle 9,30, l’evento sarà aperto a tutta la comunità accademica (studenti, docenti e personale tecnico amministrativo), in presenza dei parlamentari siciliani per discutere dei problemi dell’istruzione superiore e per riaffermare il ruolo strategico della ricerca e dell’alta formazione per il futuro del Paese.
L’hashtag dell’iniziativa è #primaverauniversità. La giornata #primaverauniversità nasce da un punto di consapevolezza: la profonda crisi che sta attraversando il sistema italiano dell’Università e dell’alta formazione. Un sistema che è stato soggetto, dal 2008 a questa parte, a tagli lineari e progressivi delle risorse. Tutto ciò ha determinato l’impossibilità di avviare nuovi percorsi di ricerca e di alta formazione, di investire in servizi e attività per gli studenti e nell’internazionalizzazione, di valorizzare il contributo della struttura tecnica e amministrativa. Ma soprattutto ha significato l’impossibilità di reclutare studiosi giovani e meritevoli, il congelamento delle carriere e delle opportunità di crescita professionale, una condizione retributiva che disincentiva i migliori a restare e allontana i giovani talenti e gli studiosi stranieri, l’indebolimento del già precario e fragile diritto allo studio che sta riducendo iscritti e laureati.
Occorre invertire la rotta e, a partire dagli appuntamenti del 21 marzo 2016, costruire la nuova primavera della ricerca e dell’università italiana tramite l’informazione e la consapevolezza di ciò che si può migliorare.