L’Oasi Maria SS. di Troina (En) istituto di ricovero e cura a carattere scientifico per ritardo mentale e involuzione cerebrale senile rischia la chiusura. LiveUnict racconta la storia di questa struttura, che rappresenta l’eccellenza in Sicilia, attraverso le parole di una giovane neolaureata e di un dipendente affezionato.
Se la Regione non rinnoverà la convenzione stipulata nel 2009 e scaduta nel 2012, con la quale erano riconosciute e garantite economicamente le funzioni assistenziali svolte a favore dei pazienti e dei loro familiari, l’IRCCS Oasi Maria SS. vedrà notevolmente ridotti sia i servizi che offre che i posti di lavoro dei tanti operatori che ogni giorno la rendono centro nevralgico e innovativo nel campo del trattamento delle disabilità. Ad aggravare la situazione, la quota di abbattimento conseguente al decreto Balduzzi che riduce considerevolmente il rimborso delle degenze da parte dell’assessorato alla Salute.
Due, quindi, i fattori che ledono la sopravvivenza dell’istituto fondato e guidato da padre Luigi Ferlauto, struttura perno che svolge un ruolo d’immensa importanza nel territorio non solo regionale ma anche nazionale e internazionale sia perché si tratta di un’eccellenza sanitaria, riconosciuta come Ospedale classificato specializzato che ha una lunga esperienza nel campo delle disabilità intellettive e dell’involuzione cerebrale senile, sia perché dà lavoro a centinaia di persone.
Tante le visite da parte di personaggi politici interessati al futuro dell’Oasi Maria SS. che lasciano ben sperare, da Giancarlo Cancelleri, il massimo esponente regionale all’assemblea regionale siciliana del Movimento Cinque Stelle e componente della III commissione parlamentare “Attività Produttive” che si è recato a Troina venerdì 20 novembre, al neo Assessore Regionale al Lavoro e alle Politiche Sociali On. Gianluca Miccichè, visite doverose e che promettono di dare un sostegno concreto a una struttura del calibro dell’Oasi. Molte le misure intraprese e i segni di solidarietà da parte dei comuni vicini per salvare l’istituto dal depotenziamento o dalla chiusura, come la petizione, che vi invitiamo a firmare, creata online su Change.org: “NO alla chiusura del centro riabilitativo IRCCS “Oasi Maria SS.” di Troina”; o la convocazione, lo scorso 28 novembre, di un consiglio comunale in seduta straordinaria e urgente con all’ordine del giorno un unico punto, ovvero la discussione sulle iniziative da intraprendere per difendere il centro di eccellenza sanitario troinese.
Un pensiero unanime, dunque, rimanere uniti per salvare l’Oasi Maria SS. di Troina, “[…] forse uno dei pochi centri in Italia che rappresenta un grande punto di riferimento per tante famiglie in grande difficoltà nonché un fiore all’occhiello per la Sanità Siciliana”. Ai microfoni di Live Unict hanno parlato della struttura una giovane neolaureata e un affezionato dipendente:
“L’Oasi mi ha permesso di crescere professionalmente e umanamente – spiega la ragazza – Da neolaureata non ho avuto alcuna difficoltà ad inserirmi nel contesto lavorativo della struttura, questo grazie all’alta professionalità, alla disponibilità di collaborazione e alla cordialità dei dipendenti con cui lavoro. Una delle parole chiave di questa opera è ricerca. Questo distingue l’Oasi da tante altre strutture che operano nello stesso settore. Il dipendente dell’Oasi si prepone sempre obiettivi nuovi, è constantemente alla ricerca di nuove strategie e risorse per migliorare l’assistenza alle persone con disabilità. Cerchiamo di perseguire il progresso umano attraverso il progresso scientifico. In una società in vui prevale un principio utilitaristico, in cui se sei produttivo vai bene, ma se non sei perfetto vieni scartato, l’Oasi riscopre il valore della solidarietà e la ricchezza della diversità, trasformando la disabilità in una grande risorsa. Per questo l’Oasi è un tesoro preziosissimo per Troina e per tutta la Sicilia. La perdita economica e anche umana sarebbe immane se dovesse chiudere.”
“Nel corso degli anni l’Oasi si è perfezionata – racconta il dipendente – sia in campo medico che ritardo, geratria, genetica. Ci sono tutti i servizi. È una struttura completa anche per la riabilitazione. È cresciuta moltissimo infatti prima il settore medico non c’era ed è stato introdotto a partire dagli anni 90, dispone di un laboratorio con sale chirurgiche, utilissimo anche per i cittadini che vengono da tutte le parti del territorio è stata riconosciuta come eccellenza dall’Ue nel campo della ricerca ed è una struttura di fascia A che in tutta italia sono 4-5. Se dovesse chiudere sono pesi che crollano nell’economia principale del paese. È insostituibile non solo per il campo del ritardo specifico in cui opera fornendo accoglienza e studio del soggetto ma è anche una struttura che offre una diagnosi completa in tempi brevi perché ci sono tutti i mezzi per poterlo fare. Il soggetto è seguito a 360 gradi, è circondato da educatori ,medici e psicologi pronti ad assisterlo. Strutture di questo genere non c’è sono e lo confermano i pazienti stessi che provengono da tutte le parti d’Italia e vantano l’avanguardia, l’organizzazione e l’impeccabilità dell’Oasi.”
Ci auguriamo il meglio per strutture così prestigiose che ci offrono il privilegio di ospitarle sul nostro territorio.
Elisa Pagana | Claudia Nicosia