La voce di un’economia diversa, Serge Latouche, sarร ospite presso la Scuola Superiore di Catania. Una grande occasione per avere risposte sulla societร e l’economia odierne.
Sarร una lezione controcorrente quella che Serge Latouche, Professore Emerito all’Universitร di Parigi XI, ma prima di tutto economista e filosofo, terrร mercoledรฌ 2 dicembre alle 17:30 nell’Aula Magna della Scuola Superiore di Catania. Dopo i saluti del Rettore Giacomo Pignataro e del Presidente della Scuola Superiore Francesco Priolo, la presentazione del Prof. Maurizio Caserta darร il via all’incontro.
Non รจ la prima volta che l’intellettuale francese si rivolge al pubblico di studenti, docenti e appassionati di economia e attualitร del nostro Ateneo, infatti giร due anni fa รจ stato protagonista di un evento organizzato dall’Universitร di Catania. “Decrescita conviviale” e “localismo”, i due fondamenti del suo pensiero, saranno rimarcati proprio perchรฉ in connessione con il titolo della serata, nonchรฉ del suo ultimo libro pubblicato nel 2014 in Italia, “L’economia รจ una menzogna”, edito da Bollati Boringhieri.
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Il concetto di decrescita conviviale si oppone a quello di sviluppo sostenibile, lanciatissimo ai giorni nostri ma poco ragionato. Il modello proposto da Latouche intendeย smantellarne i โdogmi produttivisti e sviluppistiโ, in quanto negano il rispetto dell’ambiente (aria, acqua cibo) e il senso di gioia collettiva. Idea riscontrata dallo stesso economista nelle parole di Papa Francesco all’interno dellโenciclica โLaudato Siโ “, in cui si invitaย lโumanitร a โeliminare le cause strutturali delle disfunzioni dell’economia mondiale e di correggere i modelli di crescita che sembrano incapaci di garantire il rispetto dell’ambienteโ. Il localismo, invece, si oppone alla globalizzazione collegata ai processi di occidentalizzazione del pianeta.
Per Serge Latouche bisogna aprire gli occhi, la Terra non puรฒ piรน sostenere ilย peso di uno sviluppo forsennato e ad impatto ecologico zero, e in questa partitaย l’Europa gioca un ruolo decisivo.