La nuova funzione, già da pochi giorni in prova in Spagna ed Irlanda, arriverà anche nel nostro paese entro l’anno. Tra le faccine introdotte da Mark Zuckemberg, anche quelle di rabbia e tristezza.
Perché accontentarsi dei “Like” o dei desiderati “Dislike” quando si possono esprimere una vasta gamma di stati d’animo diversi? È proprio per questo motivo che Facebook introduce le Reaction, le reazioni che gli utenti possono manifestare verso gli status, i post e le foto dei loro amici, in modo da dare, a detta di Zuckemberg, maggiore “empatia” al singolo contenuto. Si tratta di Amore (Love), Divertimento (Haha), Felicità (Yay), Stupore (Wow), Tristezza (Sad) e Rabbia (Angry). Tenendo premuto più a lungo il classico “pollice alzato”, si aprirà un menù dal quale sarà possibile selezionare le varie Reactions e un apposito contatore terrà il conto di ognuna di esse, rendendone visualizzabile pubblicamente solo la più cliccata.
Una rivoluzione dunque, alla piattezza emotiva dei “likes”. “La gente va su Facebook per condividere un sacco di cose, che siano felici, tristi, provocanti, scioccanti o divertenti. – afferma Chris Tosswell su La Repubblica – E sappiamo che i nostri utenti vorrebbero avere più modi per celebrare, commiserare o ridere insieme. Per questo vogliamo testare Reactions, un’estensione del ‘like’, per darvi più possibilità di esprimere una reazione a un post, in maniera semplice e veloce”.
Deludendo le aspettative di coloro che da tempo avrebbero desiderato l’opzione “dislike”, Facebook esclude categoricamente questo “tasto del dissenso” , per arginare la bolgia di innumerevoli malumori che potrebbe far scaturire. A tal proposito Mark Zuckemberg: “Non volevamo solo costruire un tasto ‘non mi piace’ perché non vogliamo trasformare Facebook in un forum dove la gente vota sì o no ai post degli altri. Non è il tipo di comunità che vogliamo creare”.
Quali saranno adesso i risvolti di una profilazione più approfondita sui gusti e le preferenze degli utenti?