Ciò che sto per scrivere ad alcuni di voi sembrerà utopia, follia, esagerazione. Eppure, chiunque sia un amante dei libri sa che quando un libro ti piace, ti cattura e penetra dentro di te, rubandoti frammenti della tua anima, invadendo i tuoi pensieri, facendo collassare tutto il resto.
Partendo da una delle frasi più emblematiche di Kafka “Un libro deve essere un’ascia per il mare ghiacciato che è dentro di noi”, Jacub Pavlosky lancia un progetto che sta facendo il giro del mondo: il “Book’s calling“, comprendente un carnet di fotografie che immortalano il 21enne cecoslovacco mentre legge un romanzo.
Nel leggere un libro non c’è nulla di particolare, infatti ciò che rende straordinario il book fotografico è il contesto. Pavlosky non legge in treno, a casa sdraiato sul divano o nel letto, ma nei luoghi più inusuali: metropolitana, banca, supermercato e così via.
Nella nostra gallery potrete visualizzare queste bellissime foto ma date un’occhiata anche all’indirizzo su Instagram, Bookscalling. Chiaramente è implicito ma al contempo diretto, quasi un’eco, il messaggio che celano questi scatti: in una società globalizzata, tecnologica, del tutto veloce e di fretta, non solo non esistono barriere di nessuna specie alla lettura: posso leggere ovunque e in qualunque momento io voglia, ma (udite udite!) il cartaceo prevale sui tecnologici e books.