Grandi centri universitari e di ricerca, ma non solo. Se il passato li vide fiorire come Ā palazzi nobiliari, abbazie o centri monastici, il presente riserva loro tuttāaltra sorte, consacrandole a centri dāistruzione superiore. Si tratta dei nostri atenei, veri e propri monumenti alla bellezza, gloriose testimonianze di un passato che riecheggia tra i corridoi e i portici attraversati ogni giorno dagli studenti italiani. Le universitĆ italiane possono vantare alcune delle più belle strutture architettoniche europee e mondiali, bellezza stilistica e testimonianza storica camminano di pari passo tra le navate dei centri universitari più belli dāItalia.
Non stupisce affatto che il nostro Monastero benedettinoĀ diĀ San Nicolò lāArena, giĆ patrimonio mondiale dellāumanitĆ , appaia in cima alla classifica: secondo in Europa per grandezza solo a quello portoghese di Ā Mafra, accoglie oggi il Dipartimento di Scienze Umanistiche.
Gioiello del tardo barocco siciliano, il monastero fu fondato nel 1558 dai monaci cassinesi, sconvolto da calamitĆ naturali, distrutto e ricostruito, ĆØ un esempio lampante di integrazione architettonica tra le epoche: visitando i suoi corridoi ricchi di storia vi si possono scorgere i vari cambiamenti causati dalla colata lavica del 1669 e gli usi civili a cui venne destinato dopo lāUnitĆ dāItalia. Nel 1866 il Monastero diviene demanio regio, gli spazi vennero riadattati e destinati ad usi civili: vi ospiterĆ scuole, una Caserma Militare, un Osservatorio Astrofisico, diventando un bene del Comune di Catania. Solo nel 1997 viene affidato allāUniversitĆ di Catania, come sede della facoltĆ di Lettere e Filosofia, accogliendo, ancora oggi, numerosi convegni nazionali (e non solo) in campo umanistico, letterario e linguistico. Al suo interno vi sono custoditi una domus romana, chiostri, le cucine appartenenti allāex monastero e un affascinante giardino pensile.
Tra le altre UniversitĆ si citano la prestigiosa Caā FoscariĀ di Venezia, situata nel palazzo a merletti gotici sul Canal Grande dichiarato Meraviglia Italiana nellāambito del progetto per i 150 anni dellāUnitĆ dāItalia. O ancora lāAlma Mater StudiorumĀ di Bologna, tra le prime universitĆ più importanti di Italia, con le sedi dellāArchiginnasio e di Palazzo Poggi, definita dallo scrittore tedesco Johann Wilhelm von Archenoltzt āuna specie di enciclopedia per i sensiā, con le sue collezioni di minerali, piante essiccate e scheletri di animali, cere anatomiche e strumenti utilizzati per lo studio della luce, della geografia e della nautica in un percorso del sapere che non conosce soluzione di continuitĆ . Anche lāuniversitĆ di Pavia non ĆØ da meno, col suo Palazzo del Bo, custode di unĀ patrimonio storico-scientificoĀ di tutto rispetto. Tra le sue raccolte, vanta pure lāelefantessa di Napoleone, donata dallo stesso imperatore al museo dellāAteneo.
Seguono in classifica lāUniversitĆ di Brescia, un tempo sede nobiliare, come testimonia il Ā Palazzo Martinengo Palatini, ed ecclesiastica, sol suo Convento di San Faustino, oggi sede della facoltĆ di Economia. LāUniversitĆ degli studi di Parma, con i suoi 18 dipartimenti, quasi 25.000 studenti, 7 importanti musei e un Orto botanico. Ā LāAbbazia di Valserena custodisce al suo interno 12 milioni di opere dai primi del XX secolo ad oggi. La Scuola Normale di Pisa, con sede nel Palazzo della Carovana o dei Cavalieri (1562-1564), ad opera di Giorgio Vasari che unisce architettura, pittura, scultura.Ā LāUniversitĆ romana āLa Sapienzaā, realizzata negli anni ā30, con la celebre statua della Minerva bronzea che ne fa da simbolo indiscusso. LāUniversitĆ lāOrientale di Napoli, Ā la più antica scuola di sinologia e orientalistica d’Europa, Il patrimonio architettonico universitario comprende quattro palazzi storici (Giusso, Saluzzo di Corigliano, Santa Maria Porta Coeli, Du Mesnil, nella foto) e il moderno Palazzo del Mediterraneo (2005).