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Concorsi pubblici 2015: addio al voto minimo di laurea

 

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Nelle ultime settimane si è discusso molto circa l’emendamento Meloni, poi ritirato, nel quale si stabiliva che oltre al voto di laurea avrebbe avuto un grande peso nei concorsi pubblici anche l’ateneo di appartenenza.

Il deputato del Pd non solo ha ritirato l’emendamento, facendo un grande passo indietro, ma ha anche apportato una grande novità, sicuramente graditissima ai più.

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Lo scorso giovedì 16 luglio, è stato approvato l’emendamento che dà una svolta significativa a tutti i concorsi pubblici.

Stando alle parole di Meloni “il voto di laurea non può essere più un fattore di sbarramento per l’accesso ai concorsi pubblici“.

Secondo quanto stabilito nell’emendamento, dunque, non ci sarà più un voto minimo da conseguire per poter accedere ai concorsi pubblici.