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UNICT – Scomparso il prof. Corsaro, il ricordo di studenti e professori

corsaro mauro

La notizia della scomparsa del professore Mauro Corsaro ha sconvolto l’intero Ateneo. Non si ricorda solo il “professore di Storia greca”, ma soprattutto l’uomo che era. Quell’uomo che si è sempre tenuto lontano da ogni procedimento burocratico, che allontana sempre più i docenti dai discenti, avvicinandosi ai suoi ragazzi con l’umiltà e la gentilezza che sempre lo ha reso “diverso” da molti altri suoi colleghi.

Facebook nelle ultime ore sembra essersi trasformato in un diario nel quale scrivere le ultime parole che, in qualche modo, si vogliono fare arrivare al professore Corsaro. Dolore, affetto e ricordo sono il cuore di ogni messaggio.

La notizia della sua scomparsa è stata appresa dalle parole piene di amicizia e stima del professore Antonio Di Grado, che così lo ricorda:

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È morto Mauro.
Non c’è più il mio caro amico Mauro.
È  scomparso Mauro Corsaro, grande studioso di storia romana e greca, grande e amatissimo didatta, grande uomo.
Grande e unico: chi poteva, al pari di lui, unire candore e profondità? Era un puro, perfino inadatto alle incombenze più volgari del vivere: e da puro qual era, a quel candore univa l’indignazione, la critica di questo mondo asservito alla ferocia dei potentati finanziari e alla pantomima dei politicanti.
Mauro. Le nostre passeggiate a Mascalucia. I nostri furori di ventenni. Le risate, le letture, il PCI, Thomas Mann, Mozart e quel Dio di cui dubitavamo, e che ora ti abbraccia…
Ciao amico mio, ciao fratello, a rivederci”.

Il ritratto delineato dai suoi alunni è limpido. Mauro Corsaro era “un grande professore”, un professore a cui si dice addio “con un grande dispiacere” e che “ha lasciato un grande insegnamento di vita.

Per regalare un ultimo saluto al nostro professore riportiamo il pensiero profondo di alcuni ragazzi.
Paola Rachele Perno, Gaia Parisi , Mariangela Failla e Valentina Gallo, sue ex tesiste, lo ricordano rispettivamente con queste parole:

Ho appena saputo dell’improvvisa scomparsa del professore Mauro Corsaro, docente di Storia greca dell’Università di Catania. Non riesco a trovare le parole per descrivere ciò che sto provando in questo momento. Il professore Corsaro è stato uno dei docenti più preparati che abbia mai potuto incontrare. Intelligente, pieno di cultura, di passione e dalla grande umanità è stato un esempio per me. Studiare la Storia greca con lui è stato per me un piacere puro e sono orgogliosa e onorata del fatto che abbia avuto la possibilità di laurearmi avendo questo professore come relatore. L’università di Catania oggi ha perso un grande uomo e io, personalmente, ho perso un professore che è stato per me punto di riferimento e di appoggio. Il professore Corsaro è stato e deve continuare ad essere un esempio di come i docenti dovrebbero insegnare e rapportarsi con gli studenti. Non trovo altre parole per descrivere meglio questo grandioso docente. So solo che ha fatto moltissimo per me e molti altri studenti. Ha svolto fino all’ultimo il suo compito con grande dedizione e io non lo dimenticherò mai”.

Mi considero davvero fortunata per esser stata una tesista del professore Corsaro che ha continuato a seguirmi fino al giorno della laurea, nonostante il periodo di difficoltà che stava attraversando. Lo ricorderò sempre con affetto e come un modello da seguire”.

Oggi il mio pensiero è rivolto alla triste commemorazione di una grande persona, che ebbi la fortuna di incontrare circa tre anni fa. Mi riferisco al mio relatore, nonché docente di Storia greca all’università di Catania, adesso scomparso per un male imperdonabile, che oggi voglio ricordare non solo come luminare della sua disciplina, ma soprattutto come uomo eccezionale e di grande spessore. Ho ancora vivido il ricordo del suo entusiasmo e di quella umiltà che faceva di lui uno studente tra gli studenti. Sono certa che vivrà nel cuore di molte generazioni lui che aveva mostrato un’insuperabile passione per il sapere, per il suo mestiere, per i suoi studenti. In me rimarrá il ricordo del professore umano, comprensivo, disponibile e sempre allegro.
Grazie per le sue lezioni di vita, Prof !”.

“Oggi il mio pensiero va a Lei, un Grande in ogni campo…il miglior professore che io abbia mai conosciuto. Sono onorata di essere stata una delle sue ultime tesiste, onorata di aver assistito alle sue splendide lezioni. La ricorderò sempre con quel meraviglioso sorriso che mi faceva dimenticare ogni problema. Mi mancherà tantissimo caro Professore Corsaro … Arrivederci Grande Uomo”.

Gianluca Furnari scrive con profondo affetto il suo ultimo saluto: “Parlava tra sé e sé e non sapeva tenere la mente ferma: a lezione non ci ha mai parlato di nudi fatti, preferiva leggerci Esiodo (e si divertiva un mondo).
Una volta l’ho incontrato per strada, era un po’ distratto e teneva il dito fra le pagine di un libro di Wilde.
Adesso mi viene solo da pensare che gli voglio un gran bene.
Arrivederci, professore!”.

Eugenia Vasile, dopo aver appreso la notizia, esprime così il suo dolore per il docente che aveva scelto come relatore, ma che non potrà seguirla per un brutto scherzo del destino: “Nessuno mi ha mai trasmesso la stessa passione e lo stesso ardore per lo studio del greco come ha fatto lui. Uno dei pochi professori per cui valeva la pena frequentare l’università di Lettere di Catania! E se penso che a breve avrei dovuto fare la tesi con lui mi si stringe il cuore. Mi unisco con affetto al dolore della famiglia”.

Le parole di Salvatore Cammisuli racchiudono il saluto che ogni universitario in questo momento sta rivolgendo al professore Corsaro : “Non è una frase retorica dire che tutti gli studenti dell’Ateneo di Catania sono addolorati per la morte del prof. Mauro Corsaro, che alla vasta cultura sapeva unire l’umiltà e la disponibilità. Non uno dei professori con cui “si toglie la materia”: sapeva trasmettere l’amore per lo studio. Riposi in pace”.

Arrivederci professore, seguire il suo esempio sarà la lode per ogni esame che nella vita dovremo affrontare.

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A proposito dell'autore

Agrippina Alessandra Novella

Classe '92 . “Caffè, libri e tetris di parole”, ha definito la vita così, perché sono queste le tre cose che non devono mai mancarle. Legge da quando ha scoperto che i libri le fanno vivere più vite e sin da piccola scrive ovunque, perché le cose quando si scrivono rimangono. Cresciuta a Mineo è rimasta affascinata dagli scrittori che ivi hanno avuto i natali: Paolo Maura, Luigi Capuana e Giuseppe Bonaviri. Laureata in Lettere Classiche, presso l’Università di Catania, attualmente studia Italianistica all'Alma Mater di Bologna. Redattrice e proofreader per LiveUniCT e membro FAI.